Metropolitane sempre più accessibili. Questo l’obiettivo di un investimento ingente indirizzato proprio alle linee M1, M2 e M3 di Milano. Ascensori e scale mobili nuovi destinati a diverse fermate della metro. La città si rifà il look in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 anche in questa direzione.
«Dopo tante promesse non si è fatto nulla e Biella è sempre lontana dalle persone con disabilità. Noi però continuiamo a lottare anche se slegati dal Comune del capoluogo e nei prossimi mesi, grazie al contributo dei Lions e della Provincia, arriveranno i “bus parlanti”, in questo modo gli utenti non vedenti potranno salire da soli sui mezzi pubblici».
Giuseppe Antonucci della Consulta per le persone in difficoltà: «A Porta Nuova i sollevatori ferroviari per disabili sono ampiamente insufficienti. E a Porta Susa va anche peggio»
Provando a immedesimarsi nella prospettiva di una persona in sedia a rotelle o a una mamma che spinge il passeggino, oppure ad un ciclista in fuga dal traffico, che debba svolgere quotidianamente delle commissioni nelle strutture pubbliche o, più semplicemente, spostarsi tra le strade cittadine, il capoluogo irpino è una sorta di giungla urbana. Partendo dagli edifici di competenza comunale, il caso più emblematico è proprio quello di Palazzo di città. Al suo interno sono presenti degli ascensori per raggiungere gli uffici collocati ai piani superiori ma, come tante volte è stato segnalato da più parti, si tratta di impianti obsoleti e che, per ragioni di spazio, non permettono l’ingresso a tutte le tipologie di carrozzine per disabili.
Ad oggi, le barriere architettoniche continuano ad essere un grave problema per i portatori di disabilità: di fronte a questo scenario, l’utilizzo delle piattaforme elevatrici è uno dei principali metodi per risolvere il problema.
La metà delle fermate metro non è agibile per persone con invalidità, alcune delle più importanti attrazioni turistiche sono bloccate da barriere architettoniche. Tra rampe inesistenti e ascensori fuori servizio, la Capitale può diventare un inferno per chi la visita in sedia a rotelle
Amat ha avviato una serie di mappature delle barriere architettoniche da abbattere. Due gli ambiti di lavoro: i percorsi pedonali che uniscono i siti olimpici alla più vicina fermata della metro e quelli che connettono tra loro i siti stessi.
Dai data ISTAT emerge che in Italia oltre 3 milioni di persone (ovvero il 5% della popolazione) ha a che fare con problematiche relative alla disabilità. Di questi, oltre la metà sono anziani con più di 75 anni. L’edilizia pubblica e anche privata spesso è causa di non pochi disagi nella vita di persone con disabilità.
Il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, dopo l’incontro avuto con alcuni membri dell’Amministrazione di Ceva (Cn), ha colto l’occasione per fare una visita, insieme al consigliere di minoranza di Ceva Andrea Ferro, alla Stazione ferroviaria locale.
Il decreto Rilancio del Governo, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid19, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
La stazione di Lamezia Terme nel mirino del Coordinamento di Associazioni per la Tutela dell’Ambiente e dei Diritti di Utenti e Consumatori e dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili.
Ancora proteste per la ferrovia Roma-Lido. «La settimana è iniziata nel peggiore dei modi per i pendolari della Roma-Lido – denuncia Pietro Malara capogruppo FdI in Muncipio X – Mentre l’ultimo rapporto di Legambiente certifica il fallimento nella gestione della linea ferroviaria, che negli ultimi sei anni ha perso il 45% dei viaggiatori, i passeggeri con mobilità ridotta continuano a denunciare una situazione inaccettabile: il bollettino diramato dal Comitato Pendolari Roma-Ostia fa sapere che ieri risultavano bloccati 14 impianti di traslazione su 30 tra le stazioni Colombo e Vitinia. Scale mobili e ascensori fermi, a svantaggio di tutti coloro che hanno problemi di deambulazione o si muovono con carrelli, passeggini e port-enfant.
Solitamente le barriere architettoniche fanno pensare alla persona in carrozzina. In realtà chiunque incontri barriere o problemi negli spostamenti è definito come “persona a ridotta mobilità”: una categoria vasta in cui rientrano persone con disabilità permanente o temporanea, anziani, persone che accompagnano bimbi piccoli o con problemi di orientamento, difficoltà d’apprendimento o con disagi intellettivi o relazionali, persone di bassa statura o che si muovono con bagagli pesanti o ingombranti, donne in stato di gravidanza. Ecco perché semplificare la vita di tutte queste persone, non solo è importante ma necessario. La Regione Umbria ha liquidato ai propri Comuni la somma complessiva di 3.693.340 euro in base agli elenchi dei cittadini in attesa del contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati che gli stessi Comuni hanno inviato alla Regione con i relativi fabbisogni economici.