Metro a Termini, tutti gli ascensori sono fuori uso: «Fermi da nove mesi»

Metro a Termini, tutti gli ascensori sono fuori uso: «Fermi da nove mesi»

Disabili costretti a chiedere aiuto ai passanti e a scendere tramite le scale mobili: «Pericoloso, ma non ci sono alternative».

Nella metropolitana di Termini, principale stazione italiana, tutti gli ascensori sono fuori uso. È così da mesi: da marzo, dicono i più benevoli. «No, di più, i mesi sono almeno nove», assicura invece l’avvocato Dario Dongo della onlus «Égalité» per la tutela dell’accessibilità che, ogni volta, per raggiungere la banchina della metro deve chiedere aiuto a qualche sconosciuto, che sostiene Dongo e la sua carrozzina nella discesa, pericolosa, tramite le scale mobili. Rischioso ma anche molto comune, tra chi frequenta la stazione, dato che non ci sono alternative per scendere nel tunnel delle linee A e B. Malgrado tutto, però, le sue ultime denunce per interruzione di pubblico servizio sono state archiviate.

L’ultimo scandalo di un disabile obbligato a chiamare i pompieri per uscire dalla metropolitana senza ascensori è di giovedì mattina: Andrea Fiorini, di Ostia, si è imbattuto in uno degli impianti fuori uso e dunque è stato necessario, per estrarlo da laggiù, chiamare il 112.

Il fatto è che il problema, a Termini, non è limitato a quel preciso ascensore, stando alle informazioni diffuse da ATAC già riparato ma ancora chiuso perché in attesa del collaudo. A Termini, infatti, nessuno degli ascensori della metro funziona, per guasto o perché in attesa degli ultimi nullaosta ministeriali. Impianti fermi Complessivamente, stando ai dati ATAC, un sesto degli impianti delle tre linee metro, in tutto 593, è fuori uso: 70 per cause varie, guasti o problemi strutturali, e altri 24 perché in attesa delle ultime autorizzazioni di Ansfisa, l’agenzia per la sicurezza del ministero dei Trasporti.

Dal MIT, in realtà, hanno precisato che, per quanto li riguarda, sono “solo” cinque gli impianti ancora da collaudare, e dunque tutti gli altri sarebbero in fase di lavorazione quindi in capo ad ATAC.  Viste le polemiche sulle stazioni proibite ai disabili sempre Ansfisa ha promesso riaperture imminenti, anche a Termini dove, dicevamo, gli ascensori, tutti, sono fermi da mesi. Nella stazione ci sono 41 impianti, 34 scale mobili e 7 ascensori. Di questi, i 5 che conducono direttamente alle metro A e B sono appunto fuori uso. «Un’assurdità – denuncia da marzo uno dei più seguiti blogger dei trasporti romani, Mercurio Viaggiatore -: stiamo parlando di uno snodo che pre-Covid contava un traffico di 25 milioni di passeggeri all’anno».

Disabili bloccati

Tra questi c’è pure l’avvocato Longo, combattivo nel rivendicare il suo diritto alla mobilità e fermo nel condannare una città così nemica dei disabili. «Io dichiaro che gli ascensori a Termini sono fermi da 9 mesi», assicura ricordando tutti i suoi spostamenti. E lei come fa? «Purtroppo devo ogni volta cercare qualcuno, uno sconosciuto, che mi aiuti a scendere con le scale mobili». Lui, online, posta i video della scena, l’ultimo di fine settembre: «Anche oggi – denunciava, con un sorriso rassegnato – gli ascensori della metro non funzionano e quindi chi si trova in sedia a rotelle come me è costretto ad affrontare, con pericoli non trascurabili, queste ripide scale mobili, oggi con l’aiuto di Matteo: continuiamo a stimolare la pubblica amministrazione anche giudiziaria affinché ci si occupi di questo problema che è anche un’interruzione di pubblico servizio permanente, pericoloso e vergognoso per una città che aspira ad ospitare il Giubileo nel 2025». Dongo ha presentato quattro denunce, per interruzione di pubblico servizio, tutte archiviate. ATAC, consapevole della gravità del caso, è obbligata a pubblicizzare i disagi, sui display delle stazioni e sul suo sito online, dove ammette stringata: «A Termini ascensori non funzionanti».

Guasti a Piramide

E del resto, oltre allo scalo ferroviario, sono tanti i casi-simbolo di impianti dichiarati fuori uso e «abbandonati». Per esempio, i tapis roulant della metro Piramide, linea B, che dovrebbero traghettare i passeggeri verso Ostiense: «Immobili da quasi quattro anni – incalza Roberto Spigai del comitato pendolari della MetroMare, ex Roma-Lido, che ogni settimana stila un puntuale bollettino sull’accessibilità nelle varie stazioni -: di volta in volta posticipano la data di fine lavori, a penna, cancellano la data vecchia e scrivono la nuova, l’ultima annuncia la conclusione del cantiere a dicembre: vedremo, ma ci credo molto poco».

Da Il Corriere della Sera del 30 ottobre 2023 di Erica Dellapasqua  

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