Allarme barriere architettoniche: “Biella non è una città a misura di disabili”

Allarme barriere architettoniche: “Biella non è una città a misura di disabili”

«Dopo tante promesse non si è fatto nulla e Biella è sempre lontana dalle persone con disabilità. Noi però continuiamo a lottare anche se slegati dal Comune del capoluogo e nei prossimi mesi, grazie al contributo dei Lions e della Provincia, arriveranno i “bus parlanti”, in questo modo gli utenti non vedenti potranno salire da soli sui mezzi pubblici».

Parola di Adriano Gilberti, già referente della sezione biellese dell’Unione Ciechi e Ipovedenti. «Ho esortato in più riprese l’amministrazione, ad intervenire su numerosi impedimenti che limitano gli spostamenti di chi ha dei deficit – prosegue -, e a dare il via agli incontri che avrebbero dovuto concertare azioni concrete per l’abbattimento delle barriere architettoniche. E invece nulla».

La Commissione barriere, istituita nel 2017 dall’amministrazione Cavicchioli, dopo il periodo di limitazioni imposte dalla pandemia sembrava dovesse riprendere la sua attività, ma questo non è mi avvenuto. «Prima di tutto – afferma Gilberti – bisognerebbe partire con un piano strutturato. E’ inutile intervenire a spot, sarebbe utile, invece, ragionare su un disegno più ampio che preveda la copertura totale del perimetro cittadino». I problemi maggiori sono legati alle vie che nella maggior parte dei casi non sono dotate di marciapiedi con rampe, e gli edifici di pubblica utilità. «Palazzo Oropa, ad esempio, ha dei limiti enormi – prosegue il presidente -. Le scale non sono segnalate e non c’è nemmeno una striscia antiscivolo. Gli ascensori, quando ci sono, non hanno sistemi di comunicazione sonora per i non vedenti, né le misure standard necessarie per trasportare una carrozzina. Se parliamo di percorsi tattili, la stazione San Paolo ha un’ottima organizzazione, ma appena una persona (con problemi visivi) esce nel parcheggio non c’è più nulla, il rischio più probabile è quello di essere investiti e l’unica certezza è che bisogna sempre dipendere da qualcun altro».

Nel 2021 il gruppo di lavoro che si occupa di questo tema è stato ricostituito cedendo la gestione direttamente alle associazioni, mentre il Comune si è reso disponibile per concretizzare i vari lavori, che però non si sono mai visti. «Un altro aspetto che ci sta particolarmente a cuore – continua Gilberti – è la condivisione dei progetti futuri. L’anno scorso avevamo richiesto di essere resi partecipi durante la stesura dei progetti Pnrr. Anche noi ne saremo fruitori e quindi dovremmo avere voce in capitolo. Avevo manifestato questa intenzione all’assessore alle Opere Pubbliche, Davide Zappalà, e avevo piacevolmente riscontrato una grande disponibilità che però non si è mai tradotta in fatti». Biella, inoltre, non ha semafori con avviso sonoro e Gilberti incalza: «Nei prossimi mesi, però, grazie al contributo di Provincia e dei Club di servizio Lions (Host e Bugella Civitas), sarà realizzato un importante progetto che permetterà anche a chi è cieco o ipovedente di salire da solo sui bus, grazie ad una voce guida. Siamo orgogliosi di questo risultato che sta per concretizzarsi e ringraziamo coloro che ci stanno aiutando. Per tutti gli altri problemi, invece, non ci resta che attendere».

Da La Stampa del 29 luglio 2023 di Katia Raco

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