Le storie di Anita e Francesca: un’estate fra barriere architettoniche e mancanza di sensibilità. La discriminazione: “I disabili come voi non li carichiamo”.

Le storie di Anita e Francesca: un’estate fra barriere architettoniche e mancanza di sensibilità. La discriminazione: “I disabili come voi non li carichiamo”.
«La pedana non è a norma, non ha la giusta pendenza e quindi è invalicabile da una persona con disabilità motoria in carrozzina e poi è impossibile aprire la porta, che per le toilette rivolte a persone con disabilità dovrebbe essere scorrevole. Infine vi è la grandissima barriera dei prefabbricati costituita dalla cosiddetta “lama della porta”.
Un tavolo virtuale di incontro sui servizi di trasporto accessibili, nell’ottica del progetto regionale Turismo Sociale e Inclusivo, ulteriore tappa nel percorso di inclusione che fa parte dell’agenda sociale della Regione Veneto.
La decisione dopo una azione legale mossa dall’attivista Valentina Tomirotti, che dalla sua posizione riservata alle carrozzine non aveva potuto assistere pienamente ad un concerto a causa dei molti spettatori in piedi.
Impossibilitato temporaneamente ad utilizzare l’auto, per andare a lavoro deve prendere l’autobus. Nella maggioranza dei casi, però, non riesce a salire, se non grazie all’aiuto di qualche autista volonteroso. Perché Massimo – il nome è di fantasia – è autonomo, ma in carrozzina: «E la gran parte dei mezzi di Start Romagna, almeno qui a Ravenna, non effettua le manutenzioni necessarie perché chi ha il mio problema possa usufruire del servizio».
Non è sempre agevole prendere un mezzo pubblico a Firenze se sei un passeggero a ridotta mobilità. Problemi, criticità e disservizi sono spiegati dalla sezione dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) del capoluogo toscano. “La situazione della mobilità intesa per le persone con disabilità motoria e sensoriale a Firenze, non è sicuramente soddisfacente al 100%”, è la denuncia. Continua l’inchiesta de ilfattoquotidiano.it per raccontare le difficoltà alla mobilità per le persone con disabilità: l’obiettivo è realizzare una serie di focus, dedicati alle principali città italiane.
La metà delle fermate metro non è agibile per persone con invalidità, alcune delle più importanti attrazioni turistiche sono bloccate da barriere architettoniche. Tra rampe inesistenti e ascensori fuori servizio, la Capitale può diventare un inferno per chi la visita in sedia a rotelle
Si impara a rispondere agli attacchi con coordinazione, destrezza, elasticità e rispetto per l’avversario. Perché ti insegnano a gestire le emozioni. Sulla pedana e nella vita.
Un po’ alla volta, prende finalmente forma la pedana posizionata all’ingresso della basilica di Collemaggio. In questi giorni la ditta che ha preso in carico l’opera sta iniziando a montare la parte metallica della struttura che permetterà alle persone diversamente abili un ingresso decisamente meno tortuoso.
Quando la sensibilizzazione funziona. Il grande lavoro di mappatura avviato da Luccasenzabarriere per tenere la Senzabarriere.app sempre aggiornata inizia a dare i suoi frutti. Sono già tanti, infatti, gli esercizi commerciali e non solo che, una volta capita la fondamentale importanza di rendersi accessibili anche ai disabili, si sono adeguati.
“A distanza di 32 anni dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche si deve purtroppo constatare che le spiagge del litorale marchigiano hanno in gran parte l’accessibilità agli stabilimenti balneari ma non l’accesso al mare e ai servizi di spiaggia”. Con queste parole il presidente dell’associazione Città Grande del Piceno annuncia l’invio di una lettera ai sindaci di San Benedetto, Grottammare, Cupra e Marina di Massignano. Nella missiva viene chiesto di attrezzare le spiagge per le persone limitate dalla disabilità. “Siamo di fronte ad una grave discriminazione che non è più tollerabile e perseguibile ai sensi delle leggi vigenti in materia – afferma Virgili -.
La replica dopo il test di Nicolo a Torre: «Sulla circolare di Sarzana è stato introdotto un mezzo con pedana ma si era guastato»