Ravenna, “quanti problemi sul bus per chi si muove in carrozzina”

Ravenna, “quanti problemi sul bus per chi si muove in carrozzina”

Impossibilitato temporaneamente ad utilizzare l’auto, per andare a lavoro deve prendere l’autobus. Nella maggioranza dei casi, però, non riesce a salire, se non grazie all’aiuto di qualche autista volonteroso. Perché Massimo – il nome è di fantasia – è autonomo, ma in carrozzina: «E la gran parte dei mezzi di Start Romagna, almeno qui a Ravenna, non effettua le manutenzioni necessarie perché chi ha il mio problema possa usufruire del servizio».

I problemi del bus

La sua denuncia non vuole essere per un’esigenza personale, ma «per un fatto di giustizia. Io penso che nel 2023 chiunque dovrebbe poter accedere ai mezzi di trasporto pubblico». Lui fa l’impiegato e quotidianamente si deve spostare da fuori città verso il centro. Si deve muovere con grande anticipo, perché il rischio è sempre quello di essere lasciato giù dall’autobus: «L’abbassamento della pedana è manuale, e fin qui ci siamo – descrive Massimo -. Poi però bisogna adattare il livello della rampa alla banchina del marciapiede. E in moltissimi casi il pistone che compie questa funzione non è attivo». In vari casi l’autista tenta l’operazione, dimostrando che è senza successo. In altri momenti apre le braccia, sconsolato, senza nemmeno avviare la procedura, spiegando che non funziona: «In questi casi, dico la verità, mi viene da pensare che evitino di compiere l’operazione per non perdere tempo, lasciando l’incombenza al collega che passa successivamente». E se come insegna Massimo, a pensare male si fa peccato ma in tanti casi ci si azzecca, è anche vero che invece c’è chi, con grande umanità, dopo aver abbassato la pedana scende e copre con una spinta alla carrozzella quei pochi centimetri che separano le ruote al pianale del bus: «In tantissimi mi spiegano di non poterlo fare, perché nel malaugurato e poco probabile caso in cui io, in questa operazione, mi faccia male la responsabilità è di chi si è avventurato in questa operazione, che non è prevista dalle prassi aziendale». L’appello principale, quindi si rivolge a Start Romagna: «Eseguano le manutenzioni su tutti i mezzi e dotino quelli che non dispongono dei dispositivi adeguati. Un’azienda di trasporto pubblico – afferma Massimo – non può escludere categorie di cittadini dal proprio servizio. E semmai, se servono piccole operazioni che agevolino l’accesso, pensi ad una copertura assicurativa per questi casi».

Molte fermate inadeguate

Le problematiche però non sono solamente legate ai mezzi, ma spesso anche strutturali. «Troppe fermate non sono dotate del marciapiede rialzato, adatto a mettersi a livello con il pianale dell’autobus. Quando questo accade il personale Start mi dice “guardi, a cinquanta metri o cento metri ne trova una idonea”. Hanno però idea, questi signori, di cosa significhi per alcuni coprire una distanza ulteriore di cinquanta metri? Forse dovrebbero mettersi nei panni altrui, e agire di conseguenza».

Gli operatori Aziendali dello Sportello Unico di Ravenna si metteranno a disposizione dei cittadini per guidarli nell’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico e fare conoscere loro le varie potenzialità. Nella giornata del 26 giugno dalle 14.45 alle 15.45 alla Sala Vanna Vanni del CMP si terrà una breve presentazione su come accedere al fascicolo e come utilizzarlo al meglio. Nelle giornate del 26, 27 e 28 giugno dalle 14.30 alle 16:30 negli sportelli amministrativi del Cmp al piano terra gli operatori supporteranno il cittadino nell’utilizzo della piattaforma e se l’utente è sprovvisto di credenziali Spid procederanno al rilascio.

Da Corriere Romagna del 21 giugno 2023

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