A Firenze oltre il 90% dei tram accessibili, ma non i bus. E il servizio taxi in giornata è inesistente

A Firenze oltre il 90% dei tram accessibili, ma non i bus. E il servizio taxi in giornata è inesistente

 Non è sempre agevole prendere un mezzo pubblico a Firenze se sei un passeggero a ridotta mobilità. Problemi, criticità e disservizi sono spiegati dalla sezione dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) del capoluogo toscano. “La situazione della mobilità intesa per le persone con disabilità motoria e sensoriale a Firenze, non è sicuramente soddisfacente al 100%”, è la denuncia. Continua l’inchiesta de ilfattoquotidiano.it per raccontare le difficoltà alla mobilità per le persone con disabilità: l’obiettivo è realizzare una serie di focus, dedicati alle principali città italiane.

Sulle linee di autobus e tram – “Laddove passa la tramvia la situazione è molto soddisfacente, c’è una percentuale altissima, con oltre il 90% servizi tram accessibili, ma lasceremmo un po’ di range pensando che esistono sedie a rotelle manuali con piccole ruotine anteriori che possono incastrarsi tra il tram e la banchina per l’accesso al mezzo pubblico”, spiegano dalla UILDM Firenze.

Scenario peggiore invece riguarda i bus cittadini. “Molto spesso le pedane per far salire i passeggeri a ridotta mobilità non funzionano, questo non permette un utilizzo sempre accessibile di questo mezzo di trasporto fondamentale per molti cittadini con disabilità”. A denunciarlo a ilfattoquotidiano.it è Fiorenzo Gangoni, pensionato dal 1974, dirigente volontario di una squadra di powerchair hockey locale, i Lupi Toscani, e dal 2005 si interessa dei diritti di donne e uomini con disabilità, in particolare quello sulla mobilità inclusiva per tutti. “Servirebbe un migliore servizio di manutenzione dei mezzi pubblici, in particolare per quanto riguarda quelli vecchi, troppo spesso si registrano problemi per arrivare a destinazione utilizzando un bus cittadino”, dice.

A confermare questi disagi diffusi è anche la UILDM di Firenze. “Per quanto riguarda le linee dell’autobus la percentuale di corretta inclusione scende drasticamente – spiega l’organizzazione di volontariato – e molte volte non dipende dal mezzo che è attrezzato con pedana, ma dalla modalità di funzionamento e corretto utilizzo della stessa da parte degli autisti che molto spesso non sono adeguatamente formati per gestire determinati passeggeri che utilizzano le sedie a rotelle manuali o a motore”.

Un’altra criticità importante evidenziata dall’associazione è che “quasi mai l’autobus riesce ad affiancarsi al marciapiede in maniera idonea a causa della presenza delle troppe automobili parcheggiate in divieto di sosta, che non permettono di appoggiare la pedana e far risultare la pendenza a norma e di conseguenza non è utilizzabile o comunque in modo assai pericoloso per l’utente che ne ha bisogno”.

Anche se non è stato risolto al 100% il disagio, va detto che il Comune di Firenze ha recentemente implementato una versione di autobus dotata di apposite rampe per rendere più facile e veloce l’imbarco con carrozzina. Questi particolari autobus circolano sulle principali linee cittadine. Per maggiori informazioni bisogna rivolgersi all’Azienda di trasporti comunale ATAF al numero di telefono 055.56 50 433.

Inesistente il servizio taxi in giornata – Anche a Firenze, come in altre città di cui ilfattoquotidiano.it si è occupato in altre puntate dell’inchiesta sul trasporto locale inclusivo, il servizio taxi non è buono e va migliorato. “Nonostante gli sforzi di migliorare la situazione, attualmente prendere un taxi accessibile a Firenze risulta molto impegnativo”, evidenzia Uildm Firenze. L’organizzazione del servizio taxi per persone a ridotta mobilità è solo su prenotazione a chiamata almeno 24 ore prima dell’utilizzo e molte volte non si trova neanche il mezzo disponibile per il giorno successivo alla richiesta telefonica.

“Questo comporta tutta una serie di problemi per l’utenza. Vuol dire che se si guasta il proprio mezzo di trasporto privato e bisogna andare al lavoro o a fare una visita medica, chiamando non esiste un servizio taxi dedicato per persone con disabilità motoria che hanno necessità in giornata”, evidenzia la sezione fiorentina dell’associazione di persone con patologie neuromuscolari degenerative. “Nel 2023 sembra ancora quasi utopico avere a disposizione h24 un taxi accessibile per chi si sposta in carrozzina a motore elettrico a Firenze. Bisogna risolvere il problema il prima possibile, siamo una città d’arte e vengono ogni anno moltissimi turisti con disabilità motoria e mi sembra inopportuno che non si offra anche per questa tipologia di utenza questo tipo di servizio accessibile”, evidenzia Gangoni.

Su questo aspetto c’è la compagnia di taxi So.co.ta. che ha 4 veicoli dedicati specificatamente al trasposto di passeggeri disabili su sedia a rotelle. È possibile chiamare per prenotarne uno tra le 8 del mattino e le 13, e tra le 14 e le 17, dal lunedì al venerdì. I veicoli sono dotati di una piattaforma adatta a qualsiasi tipo di sedia a rotelle e le tariffe sono le stesse di tutte le altre corse in taxi.

Infine qualche proposta e indicazione. La UILDM di Firenze chiede di “andare avanti con i progetti delle tramvie che presentano una percentuale elevatissima di soddisfazione da parte dei passeggeri a ridotta mobilità”. Ma anche “aumentare il numero di nuove licenze che riguardano taxi accessibili per il trasporto di donne e uomini con disabilità motoria” e una “migliore collaborazione con la Polizia municipale per tenere libere le strisce gialle per permettere agli autobus di affiancarsi al marciapiede e poter utilizzare la pedana per l’ingresso del passeggero in carrozzina”.

Da Il Fatto Quotidiano del 4 giugno 2023 di Renato La Cara

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