Rendere le montagne e le loro comunità più accessibili e inclusive per tutti e tutte è l’obiettivo di IDEM (Inclusive Design Empowerment Mountain), progetto lanciato da Hackability, realtà non profit fatta di persone che collaborano per risolvere i problemi e soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana, realizzando prodotti che ancora non esistono o migliorando quelli esistenti.
Il termine di presentazione è il 31 gennaio: se non si rispetta scatta una multa che aumenta per ogni giorno di ritardo
Per i datori di lavoro soggetti alle disposizioni della legge 68/1999 in tema di lavoro e categorie protette si avvicina una scadenza importante: ovvero quella del 31 gennaio 2025, data ultima per poter inviare il prospetto informativo disabili. Ad essere interessati sono i datori di lavoro, pubblici e privati, che abbiano al loro interno dai 15 dipendenti in su. Nello specifico della quota riservata alle assunzioni di persone con disabilità, per essere in regola con la legge, le aziende hanno infatti l’obbligo di inviare entro il 31 gennaio di ogni anno un documento chiamato prospetto informativo disabili, ma solo in caso di variazione del numero di dipendenti rispetto all’anno precedente, tali da modificare l’obbligo. Lo scopo di questa autocertificazione è di condividere le informazioni aziendali con l’ufficio di collocamento mirato per attuare quanto previsto dalla normativa in materia. Vediamo nel dettaglio cosa devono fare le aziende per essere in regola.
Accessibilità e sicurezza delle strutture ricettive, ma non solo. Il tema è stato al centro di un incontro informativo, organizzato dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Torino e da Hotelinsalute, lo scorso 28 novembre, nel capoluogo torinese.
Si è tenuta martedì 29 ottobre, presso la Prefettura di Torino, una riunione fondamentale per la sicurezza e l’accessibilità degli esercizi commerciali. Presenti alla cabina di regia il Capo di Gabinetto del Prefetto di Torino, Claudio Naldi, l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino e i rappresentanti di vari enti locali, tra cui Polizia Locale, Camera di Commercio, Ascom, Confcommercio, Confesercenti e la Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD). Oggetto dell’incontro: la preoccupante mancanza di accessibilità dei negozi torinesi, emersa grazie alla mappatura recentemente condotta dalla CPD in collaborazione con la Prefettura.
Una mappa dell’accessibilità. La Consulta persone con disabilità (Cpd) ha realizzato un documento per orientarsi tra le vie commerciali di Torino per evidenziare quali e quanti siano i negozi, i supermercati, i bar, i ristoranti realmente accessibili per le persone con disabilità. Ne emerge un quadro negativo: su 271 attività commerciali mappate, 68 sono risultate accessibili. Vale a dire che possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile. Le altre 203 non risultano completamente accessibili. Tradotto in percentuale: «Il 75% delle attività commerciali torinesi non è accessibile».
Per le persone temporaneamente impossibilitate a recarsi allo sportello per il rilascio del contrassegno unificato disabili (Cude) non sarà più necessario presentarsi all’ufficio permessi della Città di Torino.
Lo riferisce il Comune in una nota, in cui spiega che è iniziata in questi giorni una sperimentazione che consentirà il ritiro del contrassegno a un incaricato munito di delega scritta, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che evidenzi le ragioni della mancata presenza dell’avente diritto al rilascio.
Ogni giorno, centinaia di mamme e papà si dirigono all’Ufficio di Igiene e Sanità per vaccinare i loro piccoli. Tra loro, molte famiglie con passeggini e persone con disabilità trovano un ostacolo insormontabile: l’assenza di una rampa di accesso. Questa situazione crea enormi difficoltà, trasformando una semplice visita in un’impresa titanica.
Interventi per quasi 1 milione e 400mila euro su20 edifici comunali e di circa 580mila euro su 13 chilometri di percorsi pedonali per rendere Chieri una città più accessibile per tutte le persone con disabilità: è quanto previsto dal Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) approvato dal Consiglio comunale di Chieri all’unanimità con 19 voti favorevoli.
Complesso abbaziale di stile romanico, fondata dall’ordine benedettino e costruita sul Monte Pirchiriano all’imbocco della Val Susa alla fine del X secolo. Ha ispirato il Nome della Rosa di Umberto Eco.
Dopo l’approvazione alla fine del 2021 della Legge Delega al Governo in materia di disabilità 227/21, voluta con l’obiettivo di avviare un reale cambio di passo radicale nei confronti della conquista della cittadinanza delle persone con disabilità, tramite una riforma profonda dei servizi che superi assistenzialismo, custodia e istituzionalizzazione, rendendo finalmente esigibili i diritti fissati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino si è attivato per promuovere un master in Esperto/a in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con disabilità (CRPD), il primo del genere in Italia, che dunque partirà concretamente nel mese di marzo del prossimo anno.
Accanto a Palazzo Reale di Torino si trova la Chiesa di San Lorenzo, riaperta al pubblico nei suoi antichi splendori grazie ai recenti lavori di restauro.
Giuseppe Antonucci della Consulta per le persone in difficoltà: «A Porta Nuova i sollevatori ferroviari per disabili sono ampiamente insufficienti. E a Porta Susa va anche peggio»
Ascensori bloccati, aria condizionata a intermittenza, rischio salmonella, scarsità di aree relax e parcheggi, barriere architettoniche che impediscono l’accesso ai disabili, servizio mensa inesistente. Sembrerebbe l’inizio di un thriller, o la descrizione di un palazzo da demolire o quantomeno da ristrutturare.
«Non sempre, e non per tutti, è facile sapere cosa dire quando si incontra la disabilità, soprattutto se non se ne ha esperienza. E quando si è insicuri il rischio di fare la cosa sbagliata aumenta. È questo il punto di partenza da cui è nata l’idea di un incontro per illustrare cosa dire, e soprattutto cosa NON dire, quando ci si approccia alle persone con disabilità. Il titolo stesso scelto per l’incontro ne è un esempio, riferendosi a una di quelle domande che a molti possono sembrare assurde, ma che chi ha una disabilità evidente si è sentito rivolgere almeno una volta (e talvolta più di una…)»: viene presentato così l’incontro denominato …Ma come fai a fare la cacca? Cosa dire (e cosa non dire) quando si parla di disabilità, in programma per il pomeriggio di martedì 27 giugno a Torino (Libreria Libra, Via Santa Giulia, 40/a, ore 18.30).
«Sono a conoscenza del problema e sono disponibile ad aprire un dialogo con la Curia e la ‘Consulta per risolvere le esigenze delle persone con disabilità per l’accesso al Duomo e per accedere alla cappella dove è posizionata la teca che custodisce la Sindone». Così la soprintendente Lisa Accurti a seguito della lettera su Specchio dei Tempi di domenica scorsa e soprattutto della successiva polemica alimentata il giorno seguente con le dichiarazioni dell’architetto Adriano Sozza, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Torino, e di Giovanni Ferrero, direttore della «Consulta per le persone in difficoltà».
Parliamone oltre i pregiudizi”. I (pochi) dati che abbiamo e gli ostacoli. Un fenomeno “sommerso nel sommerso della violenza di genere”. Così associazioni ed esperte definiscono la violenza contro le donne disabili.
La manifestazione, la prima del suo genere in città, promossa da un coordinamento di 17 associazioni: tra i temi il superamento delle barriere architettoniche e culturali
“Per le famiglie più fragili è difficile abbattere le barriere architettoniche, sia interne che esterne. Per questo, occorrono più fondi nell’edilizia residenziale pubblica a Torino”. Lo ha affermato Simone Fissolo (Moderati), nel presentare oggi in Sala Rossa una sua proposta di ordine del giorno, poi approvata dal Consiglio Comunale con 24 voti favorevoli e 4 astenuti.
Alla media Martiri i ragazzi della 1°B hanno accolto l’invito di Vincenzo Soverino e di Asti Cambia per toccare con mano le criticità nella vita di tutti i giorni