Bisogna fare presto e garantire corridoi umanitari per mettere in sicurezza minori, anziani e persone con disabilità che attualmente si trovano sotto le bombe nell’Ucraina occupata dalla Russia

Bisogna fare presto e garantire corridoi umanitari per mettere in sicurezza minori, anziani e persone con disabilità che attualmente si trovano sotto le bombe nell’Ucraina occupata dalla Russia
Come informa l’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), la delegazione zonale della Valsusa dell’Associazione stessa ha denunciato una serie di problemi di accessibilità di quasi tutte le stazioni presenti lungo il tracciato della ferrovia Torino-Bardonecchia.
Il presidente di Conf.Imprese Daniele Tarantino interviene su lavori pubblici e barriere architettonici e riferisce un episodio esemplare: «Una donna passa, guarda e nota come il marciapiede all’inizio di via Cavour (lato Viareggio), in fase di realizzazione, sia completamente rifinito in ogni lato con un cordolo in cemento (in certi punti anche alto) senza prevedere alcun scivolo per disabili.
«I rappresentanti di Famiglie, Associazioni e Consulte Romane componenti dell’Osservatorio capitolino sul Trasporto per le persone con disabilità denunciano gravi disservizi nel trasporto del Comune di Roma, giunto ormai a una situazione non più tollerabile»: è quanto si legge in una nota diffusa congiuntamente da FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FAND Roma (Federazione tra le Associazioni Nazionale delle Persone con Disabilità) e UICI Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme alla Consulta Cittadina di Roma per i problemi delle persone con disabilità, alla Consulta H del Municipio XII e alla Consulta Permanente della Disabilità del Municipio XV.
Fotografie che mostrino luoghi inaccessibili alle persone con disabilità, in vari àmbiti della vita (luoghi pubblici, privati, legati al lavoro, al tempo libero, alla vita culturale o sportiva ecc.), intendendo il termine di inaccessibilità come mancanza di misure adeguate, a partire da un’infelice progettazione, che impedisca appunto l’accesso alle persone con disabilità su base di parità con gli altri.
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