Val Rendena. Un sentiero accessibile al 100% a Madonna di Campiglio

Val Rendena. Un sentiero accessibile al 100% a Madonna di Campiglio

MADONNA DI CAMPIGLIO aggiungerà presto alla sua offerta turistica il primo sentiero di montagna accessibile al 100% della Val Rendena. Un obiettivo raggiunto grazie all’accordo tra Parco naturale Adamello Brenta, Comune di Pinzolo e Provincia autonoma di Trento. Il percorso in oggetto si estende dalla frazione di Patascoss, nel comune di Pinzolo (TN) al suggestivo lago Nambino.

A due anni dal lancio dell’idea, lo scorso lunedì il Comitato di gestione del Parco e il Consiglio comunale di Pinzolo hanno approvato formalmente la realizzazione del progetto. Una scelta, quella di rendere il sentiero completamente privo di barriere, che ritengono essere in linea con l’offerta sociale, prima che turistica, della Val Rendena. Destinatari, come tengono a precisare i promotori dell’iniziativa, saranno non solo i disabili ma anche famiglie con passeggini, anziani e persone con difficoltà motorie o intellettive.
Il sentiero, che sarà reso impraticabile a biciclette e mezzi motorizzati, si sviluppa in piano, per una estensione di circa 1,8 chilometri attraverso i boschi, percorribili mediamente in 45 minuti di cammino.

Dall’idea al progetto.
La proposta di sbarrieramento del sentiero Patascoss-Nambino è stata presentata al Comune di Pinzolo da Anffas Tione nel settembre 2017. Una idea risultata fin da subito facilmente realizzabile e dunque accolta positivamente da una amministrazione comunale che, come dichiarato al quotidiano Il Dolomiti da Claudia Morelli di Anffas Tione, si è sempre distinta per “la non comune sensibilità al tema della disabilità”.
Il sentiero è stato scelto non solo in quanto collegamento tra due località particolarmente amate dai turisti, ma anche per la presenza di servizi, quali un comodo parcheggio e strutture ricettive.
“Abbiamo sposato pienamente l’idea e l’abbiamo condivisa con il Parco, con la Provincia autonoma di Trento e con gli Amici dei Sentieri di Campiglio”, ha raccontato Luca Vidi, assessore all’ambiente del comune di Pinzolo. “Il Parco si è preso l’incarico di redigere un progetto preliminare e, superate le perplessità che un’alterazione di questo genere inevitabilmente suscita, siamo riusciti a trovare le soluzioni alle criticità guardando all’obiettivo della migliore accessibilità. Crediamo, infatti, che una località turistica come Madonna di Campiglio debba avere tra le sue offerte anche una tipologia di sentiero che permetta a chiunque di godere del magnifico contesto naturale”.
Il Parco Adamello Brenta, dal proprio canto, non è nuovo a simili iniziative. Il sentiero Patascoss-Nambino rappresenterà il quarto percorso accessibile, realizzato nei territori di pertinenza dell’area protetta, dopo Nundole in Val di Daone, il lungolago di Tovel e il tratto tra ponte verde e le Cascate Nardis.

Spese e ruoli.
Per portare a termine gli interventi si stima una spesa di circa 250.000 euro. Secondo l’accordo di programma condiviso da Parco, Comune e Provincia, 150.000 euro saranno coperti dalla Provincia, 100.000 euro dal Comune. Al Parco spetterà la progettazione definitiva del sentiero, con obiettivo di conservarne quanto più il grado di naturalità e al contempo garantire la sicurezza degli escursionisti, secondo i parametri richiesti dalla certificazione Open. La direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza saranno di pertinenza del servizio provinciale Sostegno occupazionale e per la Valorizzazione ambientale.

Meteo permettendo, si prospetta un inizio dei lavori nella prossima primavera 2020.

Da Montagna.org del 23.12.2019

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