Trasporto pubblico e disabilità, Ctt Nord: “Ci scusiamo per i disagi, ma non c’è nessuna discriminazione”

Trasporto pubblico e disabilità, Ctt Nord: “Ci scusiamo per i disagi, ma non c’è nessuna discriminazione”

Il chiarimento dell’azienda: “Pronti a sostituire le pedane elettriche. E c’è una procedura specifica per la piena assistenza a persone con disabilità motoria”. Ma i non vedenti protestano: “Noi, inascoltati”

Non vi è stata alcuna discriminazione, piuttosto una svista dell’operatore in servizio che non si sarebbe accorto della ragazzina in attesa alla fermata dell’autobus. E, in merito alle pedane per la salita a bordo di persone con disabilità motoria, l’azienda assicura che saranno revisionate prima di essere sostituite con quelle manuali, decisamente più affidabili. Ctt Nord, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Livorno, chiarisce così in merto alle lamentele riportate dalla stampa da parte di alcune persone con disabilità motoria. Una risposta che, tuttavia, non tiene in considerazione di altre problematiche sollevate dai non vedenti e gli ipovedenti, come ad esempio la mancanza di sintesi vocale che annunci le fermate prossime e successive a bordo dei mezzi pubblici. Questioni sulle quali, invece, era già intervenuta l’amministrazione comunale con la richieste di un maggior impegno per adeguare gli standard del servizio a quelli di altre città europee. 

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“L’Azienda CTT Nord informa che la dotazione di mezzi con pedana nel servizio urbano di Livorno è del 100% – si legge in una nota -. Con i futuri investimenti i mezzi con pedana elettrica saranno man mano sostituiti con mezzi con pedane manuali che si sono dimostrate più affidabili. Per quanto riguarda le fermate, che sono in carico all’amministrazione comunale, è stata realizzata (in collaborazione con le associazioni interessate) una lista delle priorità per proseguire nel loro adeguamento e siamo certi che gli impegni presi verranno mantenuti. In ogni caso per supportare i passeggeri a mobilità ridotta è stata approntata una procedura specifica disponibile sul nostro sito che consente di fornire (con preavviso) tutta l’assistenza specifica”.

“In merito al caso specifico di mancata fermata segnalato dall’utente – prosegue la nota – l’azienda ha aperto un’indagine interna dalla quale si evince che l’operatore non ha visto la signora. Per questo l’azienda si scusa con l’utente, ma ritiene che non si sia trattato di un caso di discriminazione. Si sottolinea che la stessa utente ha segnalato che dal nostro personale più volte in passato ha ricevuto pronta assistenza. Per quanto concerne invece la segnalazione relativa al mancato funzionamento di una pedana elettrica, l’azienda ha predisposto una revisione straordinaria su tutti i bus dotati di questa tecnologia. Come già detto le pedane elettriche sono destinate ad essere sostituite perché inadatte soprattutto in aree non dotate di fermate abilitate ai sensi della vigente normativa e troppo spesso occupate abusivamente da mezzi in divieto di sosta. Pertanto lanciamo un appello alla città per una maggiore sensibilità verso una problematica così importante”.

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Senza risposte, invece, il caso sollevato da non vedenti e ipovedenti, che da 15 anni attendono un servizio di sintesi vocale a bordo degli autobus. A tornare sul tema, replicando alle dichiarazioni di Bruno Bastogi su LivornoToday e sollevando le problematiche delle paline informative, è Italo Sacchetto, pensionato non vedente e fruitore del trasporto pubblico. “n riferimento a quanto ha dichiarato il signor Bastogi l’8 gennaio scorso – spiega Sacchetto -, fino ad ora ho individuato paline informative con sintesi vocale presso le due fermate di piazza Cavour e le due fermate in via Grande in prossimità di piazza Grande. Devo rilevare purtroppo che se il signor Bastogi, allora rappresentante dell’azienda di trasporti, avesse sfruttato a fondo la mia disponibilità data durante l’incontro del luglio 2016 e nelle successive telefonate, questi madornali errori nel posizionamento delle paline stesse non sarebbero stati commessi”.

“Inoltre – conclude Sacchetto – se uno non conosce la disposizione della fermata non riuscirà mai a trovare la palina stessa, poichè non c’è nessuna indicazione che ne indichi il posizionamento. Devo dire che sono molto dispiaciuto di questa situazione, questi problemi si verificano quando si vogliono fare le cose senza alcuna esperienza e non si interpellano i diretti interessati fruitori”. 

Da LivornoToday-17 gen 2020

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