“Vuoi danzare con me? Siediti”. Quello che può sembrare un invito per chi ha pochissime doti da ballerino, in realtà è un progetto di inclusione al contrario perché sono le persone con disabilità ad accogliere nel loro mondo chi è normodotato facendolo ballare seduto su una sedia a rotelle mettendosi così nei panni di chi su quella sedia ci sta sempre.
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