Forse è bene sfatare la leggenda metropolitana che vede tutte le aziende arroccate in difesa del nemico “Il disabile”, “armato” della Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), che vuole entrare ad ogni costo, e che sono disposte a pagare le sanzioni piuttosto che assumerlo.
Ma le persone con disabilità, le loro famiglie, le aziende, le associazioni, le cooperative sociali hanno ancora bisogno di questo sistema di collocamento pubblico e della Legge 68/99, Norme per il diritto al lavoro dei disabili? I bisogni occupazionali crescono al pari della sfiducia verso un sistema che non funziona e che arranca di fronte ai continui cambiamenti socio-economici. Secondo uno studio condotto dall’Ufficio per i Diritti delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite, nei Paesi industrializzati il livello di disoccupazione di persone con disabilità raggiunge il 50-70 per cento. In Italia, come riporta l’agenzia per il lavoro Page Personnel, si parla di oltre l’80 per cento. Già nel 2013, del resto, la Corte di Giustizia Europea aveva bocciato l’Italia, invitandola, senza alcun esito, a porre rimedio a questa situazione al più presto.