Stanziati dalla Regione 2 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche nelle case private

Stanziati dalla Regione 2 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche nelle case private

L’importo massimo finanziabile è fissato a 8.000 euro, gli interventi in programma sono circa 500

Dalla giunta regionale, riunitasi in mattinata a Palazzo Castello, arrivano buone notizie per le centinaia di famiglie piemontesi che attendevano il rimborso delle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case private.

E’ stato infatti deciso, su proposta dell’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino, uno stanziamento da 2 milioni di euro proprio per soddisfare il bisogno delle suddette famiglie, andando a soddisfare le liste d’attesa fino al 2020. Gli interventi in programma sono circa 500. L’importo massimo finanziabile è di 8 mila euro a intervento. Lo stanziamento verrà erogato ai Comuni ai quali, a suo tempo, le famiglie avevano presentato regolare richiesta di rimborso, che provvederanno a distribuirli agli aventi diritto.

Sempre in tema casa, l’assessorato ha individuato 4 milioni e 600mila euro che serviranno a sanare i debiti con Atc e Comuni relativi al Fondo Sociale. Il debito si è accumulato nel triennio 2014-2016 perché, all’epoca, non v’era disponibilità di risorse. I soldi sono stati recuperati nell’ambito dell’assestamento, all’interno dell’avanzo di amministrazione.

Sono molto soddisfatta di poter assegnare le risorse per le famiglie che hanno provveduto ad abbattere le barriere architettoniche nelle loro case private. Si tratta, infatti, di interventi – spiega Caucino – che, seppur anche di contenuta entità economica, possono cambiare radicalmente la qualità di vita delle persone”.

L’assessore sottolinea anche l’importanza del reperimento dei 4,6 milioni per sanare il debito accumulato dal 2014 al 2016: “Questa è la dimostrazione – conclude Caucino – che una gestione oculata delle risorse può creare anche avanzi fondamentali per sistemare i debiti prodotti in passato, senza aggiungere un euro. Un chiaro esempio di buona amministrazione e, soprattutto, in questo caso, una grande boccata d’ossigeno per Atc e Comuni”.

Da LavocediAsti 29/10/2021

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