Scala mobile del parcheggio di Porta Nuova, dopo un anno e mezzo ancora tutto fermo

Scala mobile del parcheggio di Porta Nuova, dopo un anno e mezzo ancora tutto fermo

Comune e Saba “litigano” sulle competenze, ma l’infastruttura non riparter

Tornano a chiedere chiarezza i cinquecento firmatari della petizione per il ripristino della scala mobile del parcheggio di Porta Nuova ad Assisi sostenuti anche da Confartigianato. “Agire con immediatezza per il ripristino in quanto la risoluzione di questo problema, diventato oramai atavico, non può più essere rinviato…” l’appello di Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia.

Scala mobile del parcheggio di Porta Nuova, Confartigianato: “Basta proclami”

Il riferimento e alla lettera di Saba che, sollecitata da Andrea Angelucci e dai 500 firmatari della petizione, ha fatto sapere che il ripristino della scala mobile del parcheggio di Porta Nuova non spetta alla società. Al momento la giunta ha annunciato che sistemerà con risorse proprie (circa 100.000 euro) l’infrastruttura, per poi chiedere i danni alla società. L’opera, inaugurata nel 1987, ha terminato i suoi 30 anni di vita e dal 2016 è andata avanti “in deroga”. Nel 2019 Saba ha interrotto il servizio perché non ritiene che l’infrastruttura sia sicura e da allora, complice anche la pandemia, nessuno ha più messo mano al ripristino; c’è poi il giallo dei fondi che, inizialmente consistenti in 800.000 euro, sono poi stati dimezzati a 400.000 euro, che dovrebbero servire solo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e non per la sostituzione della scala mobile.

Troppo tempo è passato – continua Gauzzi – senza che le sollecitazioni delle imprese ricevessero la giusta attenzione ed una risposta certa sui tempi di sistemazione e ripristino delle scale mobili. Avendo letto con attenzione la Convenzione tra il Comune e la Società di gestione dell’infrastruttura, trovo strano, ad un anno dall’inizio di questa pandemia che sta flagellando il nostro sistema socio economico, nessuno si sia ancora mosso con azioni di responsabilità verso coloro che dovevano garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria. Speriamo che, quanto prima, il Comune, oltre ai proclami di questi giorni, agisca con immediatezza per il bene delle tante imprese del piccolo commercio, dell’artigianato ed ovviamente del turismo che ‘vivono il centro storico’, in modo di farsi trovare pronti per quando questo dramma verrà superato.

Gauzzi: “Valorizzare il turismo”

E a proposito di turismo – prosegue il Segretario Gauzzi – che rappresenta indiscutibilmente il core business del territorio, riteniamo giusto sottolineare che, a nostro avviso, oltre al turismo religioso (quello che noi chiamiamo del mordi e fuggi) occorrerà alzare il livello delle proposte per accogliere un turismo più “ricco”, più consapevole delle qualità intrinseche del territorio, valorizzando le peculiarità lasciate dalla storia, dall’ambiente circostante, dalla riscoperta delle tradizioni locali e delle produzioni artistiche artigianali ed enogastronomiche.” “Ci aspettiamo dalla politica locale – conclude Gauzzi – un cambio di passo necessario per ridare respiro e fiducia a tante famiglie che vivono “attraverso” il turismo, ricordando che esistono già infrastrutture capaci di attrarre appassionati amanti della vita all’aria aperta (i vari cammini che attraversano i nostri territori o il sentiero bike che da Assisi arriva a Spoleto, o progetti in discussione o in una prima fase di realizzazione, come la fascia Olivata tra Assisi e Spoleto.

Da TuttOggi 22/2/2021

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