Un gruppo di imprenditori, imprese e di amministrazioni pubbliche si sono affidati a Village for all V4A che ha curato il coordinamento dei contenuti e lo sviluppo del progetto monitorando le informazioni sulla accessibilità con il suo software brevettato V4AInside.
Ravenna rappresenta una raccolta di tesori unici realizzati dal genio creativo dell’uomo e per questo l’UNESCO l’ha inserita nel 1996 nella World Heritage List, per i suoi 8 monumenti Unici al Mondo: la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, i Battisteri degli Ariani e degli Ortodossi, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e in Classe, la Cappella Arcivescovile e il Mausoleo di Teodorico. Per cogliere la sfida dell’inclusione e dello sviluppo delle opportunità legate al turismo accessibile, a Ravenna un gruppo di imprenditori, imprese e di amministrazioni pubbliche si sono affidati alla professionalità di Village for all V4A che ha curato il coordinamento dei contenuti e lo sviluppo del progetto monitorando le informazioni sulla accessibilità con il suo software brevettato V4AInside. Il risultato è un prodotto informativo multimediale che funziona su qualsiasi computer, tablet o smartphone e viene distribuito gratuitamente a questo link https://bit.ly/V4A_R4A.
“Grazie all’opportunità che ci è stata data dalla CCIAA di Ravenna attraverso un progetto laboratoriale sul turismo accessibile – dice il coordinatore del progetto Daniele Modanesi – è stato possibile mettere in sinergia una serie di attività locali di diversi settori con l’unico obiettivo di diffondere la conoscenza delle bellezze del nostro territorio verso una platea sempre più vasta di possibili visitatori. Inclusione, accessibilità e sostenibilità sono sempre più importanti e imprescindibili fattori di sviluppo dell’economia turistica di ogni territorio e la Guida Ravenna per Tutti, ne è la sintesi”.
Per Roberto Vitali, ceo e presidente di Village for all V4A, “le esperienze offerte dalle destinazioni sono sempre più al centro delle richieste dei turisti. Il nostro compito è far sì che queste siano sempre per tutti, partendo dal principio di avere informazioni affidabili su cui le persone, che hanno qualche esigenza in più, possano basare la loro scelta. Ma costruire esperienze per tutti non è sufficiente se tutti gli attori della filiera turistica non sono preparati ad accogliere questi clienti. Per questo servono sempre più progetti che creano destinazioni capaci di offrire Ospitalità Accessibile e quindi Destination4All.
Da Redattore Sociale 25 agosto 2020
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