“Progetti per i disabili: municipio in ritardo”

“Progetti per i disabili: municipio in ritardo”

MANIAGO. Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche: Maniago figura nel novero dei Comuni che non l’hanno ancora adottato. Il caso sbarca in assemblea civica: a sollevare la questione con un’interpellanza sono i consiglieri di opposizione Antonio Iracà e Johnny Didoni .

«Secondo i dati forniti dalla Regione, sono 19 i municipi che hanno già adottato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e tra questi non figura il Comune di Maniago – si legge nel documento del Gruppo indipendente-Maniago -. Chiediamo al sindaco Andrea Carli e all’assessore competente se il progetto sia stato predisposto e, se così non fosse, come mai e con quali tempistiche si prevede di adempiere. Ci sono fondi messi a disposizione dalla Regione per progettazione e realizzazione delle opere: un’occasione da cogliere al volo». Nell’interpellanza, Iracà e Didoni hanno anche ricordato i passaggi normativi fondamentali sul tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche, per rendere una città il più possibile accessibile. «Un’interpellanza che abbiamo predisposto anche grazie al lavoro e al supporto del consigliere regionale Cristian Sergo – hanno precisato i due rappresentanti dell’opposizione maniaghese -. Le collaborazioni sono fondamentali e i temi vanno al di là dei simboli». Un riferimento al fatto che di recente Iracà e Didoni hanno detto addio al Movimento 5 stelle, dopo anni di militanza: anche il gruppo consiliare ha quindi cambiato nome, divenendo Gruppo indipendente – Maniago. Da anni, comunque, in città si parla di eliminazione delle barriere architettoniche: l’amministrazione ha avviato anche un confronto con sodalizi che si occupano di disabilità per trovare soluzioni in grado di rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Pure i commercianti e le associazioni di categoria erano scesi in campo: era stato dato avvio a un progetto per l’installazione di pedane all’ingresso di alcune attività commerciali, per favorire l’accesso a persone con disabilità. Un piano che nasce da un lavoro di squadra tra Comune, Ascom, Lega handicap, cooperativa San Mauro, Anmil e Criba. L’adesione dei commercianti era su base volontaria e i costi a carico loro: il Comune aveva sostenuto, attraverso un contributo all’associazione di categoria, spese di progettazione e delle eventuali autorizzazioni. Insomma, qualcosa si è cercato di fare: è chiaro che i progetti sono sempre migliorabili e ampliabili. (G.S.)

Da Messaggero Veneto del 05.02.2020

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