“Per Piacenza ci sono 6,3 milioni, la giunta decida come usarli” Le proposte Pd

“Per Piacenza ci sono 6,3 milioni, la giunta decida come usarli” Le proposte Pd

Con il Decreto Rilancio sono stati stanziati fondi speciali per i comuni piacentini, in totale 17,6 milioni di euro, e di questo 6,3 andranno direttamente nelle casse del capoluogo, Piacenza. I consiglieri comunali del Partito Democratico, Stefano Cugini, Giorgia Buscarini, Christian Fiazza e Giulia Piroli hanno avanzato una serie di proposte per l’utilizzo dei fondi straordinari.

Ecco il testo: 

Attraverso il Decreto Rilancio il Governo ha mantenuto la promessa di destinare somme aggiuntive ai centri più colpiti dall’emergenza Covid-19. Fatti i dovuti ringraziamenti a chi si è impegnato per ottenere un tale risultato, si tratta ora di impiegare al meglio risorse disponibili senza alcun vincolo, a discrezione delle singole amministrazioni, per rinforzare progetti di ripresa o rilanciarne di nuovi. Noi del gruppo Consigliare del Partito Democratico di Piacenza insistiamo sul fattore tempo, chiedendo alla Giunta di ponderare bene, ma rapidamente, cosa intenda fare con questi soldi. Piacenza città avrà in dotazione 6.383.000€

Con spirito propositivo, senza alcuna pretesa di essere esaustivi, tanto meno di vantare primogeniture, segnaliamo alcune possibili alternative e chiediamo altresì di raccogliere, entro un termine prestabilito (fine mese?), ogni altro suggerimento dovesse arrivare, rendendo il tutto accessibile ai cittadini attraverso il sito del Comune, in onore di un principio di trasparenza che mai dovrebbe venir meno.

1) ambito AMBIENTE/SALUTE:
A. SANITÀ
Sostenere in toto, o concorrere alle spese dei test sierologici c/o laboratori privati, per i piacentini in condizioni di maggiore precarietà economica, laddove non si riuscisse a inserirli in percorsi gratuiti attraverso Ausl.

B. MOBILITÀ SOSTENIBILE
• realizzare da subito il piano parcheggi scambiatori nella prima cintura della città
• accelerare il rinnovo parco mezzi di trasporto pubblico
• Testare un anno di trasporto pubblico locale gratis o simbolico
• Sperimentare la pedonalizzazione estesa del centro storico e la revisione della ZTL, anche per dare risposta al bisogno di maggiori spazi per plateatici degli esercizi commerciali.

C. BARRIERE ARCHITETTONICHE
Definire un massivo piano di abbattimento delle barriere architettoniche in città e/o attivare contromisure utili a ridurre l’impatto che il distanziamento sociale e la riduzione dei contatti fisici può provocare su alcune categorie speciali (es. ciechi e ipovedenti, sordi) in termini di mobilità e accesso ai servizi.

D. VERDE PUBBLICO
Attivare subito un intervento coordinato di manutenzione massiva del verde pubblico cittadino, comprese le attrezzature di giardini, viali e parchi gioco.

2) ambito SOCIALE/EDUCATIVO:
A. NUOVE FRAGILITÀ
Coordinare insieme ad Ausl un celere piano di recupero della ex clinica Belvedere affinché sia riconvertita in un centro di primo livello (accoglienza e progettazione) e secondo livello (sostegno abitativo temporaneo) per le nuove fragilità che emergono o emergeranno in capo a molti nuclei famigliari colpiti dalla crisi. L’immobile è in disuso da anni, non è collocato in una zona adatta a farne una nuova casa della salute e dal suo recupero trarrebbe vantaggio, anche in termini di decoro, l’intero quartiere. Inoltre, con un presidio di questo tipo, si eviterebbe di impoverire il patrimonio di appartamenti di edilizia residenziale pubblica da destinare alle normali assegnazioni.

B. CENTRI ESTIVI
Consentire la partecipazione gratuita ai centri estivi per famiglie con particolari indicatori economici e sociali di fragilità e integrare invece le rette delle fasce con contenuta capacità di esborso per la partecipazione ai centri estivi, per ampliare la platea di beneficiari di un’offerta dedicata ai minori che necessariamente – considerata la ripresa del lavoro e la probabilità che molte famiglie non facciano le ferie – dovrà essere più consistente.

3) ambito ECONOMICO:
A. TARI
Stanziare un fondo da erogare a specifiche categorie commerciali per abbattere il contributo TARI, senza che questo debba coincidere con il conseguente aumento della tariffa in capo ai privati cittadini. Scaduti i tempi fissati, proponiamo, stante che chiunque ha dovuto sopportare il peso di questo periodo infernale, di chiedere un’opinione attraverso un sondaggio in merito alla priorità preferita. Sarebbe davvero bello che la destinazione di questi investimenti straordinari fosse sul serio una scelta comune.

Da piacenzasera.it-5 ore fa

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