Ostia Antica, stazione off limits per disabili

Ostia Antica, stazione off limits per disabili

Rimane inaccessibile ai disabili il viadotto che collega la stazione di Ostia Antica con il parco archeologico. Il Campidoglio e il X Municipio non hanno ancora abbattuto le barriere architettoniche che discriminano i diversamente abili, impedendo loro di raggiungere il cavalcavia.

A imporre a Roma Capitale di risolvere il problema era stato a dicembre scorso il Tribunale civile a cui si era rivolta la sezione di Ostia dell’associazione Luca Coscioni. Al termine del lungo iter legale, il giudice Lilla De Nuccio, dopo aver respinto tutte le eccezioni presentate dall’avvocatura comunale, aveva condannato Roma Capitale ad adottare entro sei mesi un piano volto alla rimozione delle barriere architettoniche. In particolare il Campidoglio insieme alla Luca Coscioni avrebbe dovuto garantire la piena accessibilità del cavalcavia e la sua fruibilità in condizioni di sicurezza, anche a tutte le persone con disabilità. I sei mesi sono passati e il ponte è ancora off limits.

«SOLO PROMESSE». «Quella mostruosa barriera architettonica è ancora lì, viva e vegeta, in tutta la sua vergognosa mostruosità dice Marco Possanzini, segretario di Sinistra italiana del X Municipio – all’orizzonte non c’è una dichiarazione, una bozza di intervento, una blanda proposta in discussione, non c’è nemmeno l’ennesima promessa del faremo. Nulla, silenzio più totale. Va chiarito, senza timore di smentita, che dagli atti si evince chiaramente che il problema è ben noto all’amministrazione da diversi anni e che, pur avendo elaborato una stima dei costi per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel 2017 tanto per dire che qualcosa si era iniziato a farla, non ha provveduto ad alcuna misura concreta né ha chiarito le ragioni che hanno determinato il comportamento omissivo». Dal Comune avevano pensato di installare degli ascensori, senza tuttavia verificarne la reale possibilità. «Le misure necessarie per rimuovere la barriera architettonica costituita dal ponte pedonale di Ostia Antica prosegue Possanzini – hanno bisogno di un’attenta conoscenza sotto il profilo tecnico dello stato dei luoghi, in particolare della condizione reale del cavalcavia. Questo va detto con chiarezza perché nel verbale redatto dall’ufficio tecnico della polizia locale nel 2015, c’è scritto che quel viadotto andava demolito perché non è in grado di sostenere il peso degli eventuali ascensori». Negli ultimi anni è stata solo passata una mano di vernice per coprire l’ossido «senza alcun trattamento anti corrosione», aggiunge il segretario di Si. Lo sanno bene i pendolari che passano e che quotidianamente notano come ormai quel trattamento sia quasi completamente danneggiato. 
«La ruggine è riaffiorata in più punti lamentano Andrea e Manuele che quel cavalcavia lo percorrono quotidianamente come si dice a Roma, è stata data una romanella che è durata pochissimo. Ci è capitato di dover aiutare dei disabili in carrozzina prendendoli di peso per superare le scale da una parte all’altra del viadotto e accedere poi agli scavi archeologici. Non solo turisti italiani, ma anche stranieri che hanno giustamente lamentato la scarsa sensibilità per le persone in carrozzina. Nel resto dell’Europa tutto questo non succede e non dovrebbe accadere nemmeno per andare a visitare uno dei luoghi più belli della Capitale». «Non abbiamo mai smesso di ricordare all’amministrazione grillina conclude Possanzini – che abbattere le barriere architettoniche è un obbligo di legge, non è una scelta o un vestito da indossare. Esistono norme precise nel nostro Paese che devono essere rispettate, senza se e senza ma».

di Moira Di Mario da il Messaggero del 17/72021

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