Ostacoli rimossi da 22 itinerari

Ostacoli rimossi da 22 itinerari

Ventidue percorsi a zero barriere attraverso Monteforte d’Alpone e le sue frazioni. Questo l’intervento prioritario previsto nel Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba), oltre allo studio di una soluzione alternativa per risolvere l’annoso problema dell’attraversamento in sicurezza della strettoia tra piazza Silvio Venturi e via Perazzolo.

La proposta di dotare Monteforte di un Peba era stata avanzata nel luglio 2019 dal gruppo consigliare «Monteforte si può fare»: Teresa Ros si era infatti fatta carico, allora, di una richiesta venuta da Giuseppe Stefanoni, montefortiano già presidente del Gruppo di animazione lesionati midollari (Galm). La maggioranza del sindaco Roberto Costa l’aveva sposata, impegnandosi a lavorarci su e così, sul finire dell’anno, il Peba è stato approvato dalla Giunta e l’indomani se n’è parlato in Consiglio comunale. A far sintesi del lavoro andato avanti per un anno e mezzo, l’assessore Federico Costantini: «Dalla ricognizione, aperta ai cittadini, sono arrivate cinque segnalazioni a cui si è affiancata una ricognizione dello stato di fatto: di concerto con l’architetto Lucia Lancerin, che sulla realizzazione dei Peba è specializzata, sono stati individuati 22 percorsi urbani che verranno resi accessibili. Sono 12 a Monteforte, tre a Brognoligo, sei a Costalunga e uno a Sarmazza». Il Comune, che ha schedato le strade guardando al traffico, alla presenza o meno di marciapiedi, al fatto che le stesse conducano a servizi presenti, si è già dato delle priorità che sono via Dante, piazza Venturi, via Santo Stefano, via San Brizio, via San Rocco, piazza Salvo d’Acquisto, via Vittorio Veneto. In cima a tutto, però, sta piazza Venturi ed il collegamento che, per via Perazzolo, è possibile solo attraverso la pericolosissima strettoia tra Palazzo municipale e Palazzo Vescovile. «Si tratta della barriera più evidente», riconosce Costantini, «un progetto esiste già, quello per la realizzazione di una rampa temporanea in struttura metallica che però presuppone un costo di 130 mila euro ed una importante modifica alla scalinata del municipio. Ci stiamo impegnando con la professionista, nello studio di una soluzione alternativa che non snaturi la piazza, che sia di più semplice realizzazione, che sia gradita agli enti proposti e, a parità di utilizzo e fruibilità, comporti un minor impegno di spesa». Iniziano adesso, i sei mesi per la seconda fase, quella della schedatura puntuale di tutti i siti, mentre per la terza, quella esecutiva, si dovrà attendere la fine di quest’anno con realizzabilità concreta dei progetti nell’anno 2022.

Da L’Arena 5/1/2021

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