Ok al progetto per un paese senza barriere

Ok al progetto per un paese senza barriere

Nella realizzazione verranno coinvolte anche le scuole e le associazioni che trattano con disabili per una maggiore sensibilizzazione.

PORTO MAGGIORE. Sensibilizzare la popolazione sul tema dei disabili, attraverso però attività concrete che possano evidenziare anche materialmente il raggiungimento dei risultati. «E’ “Portomaggiore senza barriere”, il progetto presentato ieri mattina in sala consiliare alla presenza di buona parte della giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Minarelli, i dirigenti scolastici Francesco Borciani («Aleotti» di Ferrara), Lea Vitolo (Istituto comprensivo di Portomaggiore) e Mauro Bertoni (vice preside del polo scolastico superiore di Portomaggiore). «E’ un progetto di ampio respiro – sottolinea il primo cittadino portuense – inserito nel programma elettorale di legislatura, costato anni di lavoro coordinato dal consigliere comunale Marina Guerrini e l’apporto determinante delle istituzioni scolastiche». L’obiettivo è l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nelle opere pubbliche del territorio del comune di Portomaggiore con il coinvolgimento di diversi settori, in particolar modo quello del sociale e quello scolastico, il tutto in stretta sinergia con gli uffici tecnici comunali. Questi saranno il perno del progetto: svolgeranno un ruolo centrale sia nella fase di mappatura, affidata agli studenti dell’istituto per geometri, sia nella fase di progettazione e di realizzazione degli interventi. La sperimentazione avverrà in due vie del centro: via Piave e via IV Novembre. Le scuole saranno l’altro pilastro di questo progetto: da una parte per affrontare la tematica nel suo insieme e diventare promotori attivi di politiche e istanze di attenzione e valorizzazione di un settore così importante; dall’altra essere esse stesse protagoniste nella fase più pratica di studio e realizzazione degli interventi. Ogni istituto scolastico ha compiti e funzioni ben definite da realizzare, ma il filo conduttore che accomuna l’intero progetto è quello di sensibilizzare e valorizzare le tematiche legate all’handicap, grazie al lavoro sinergico dell’istituto comprensivo, delle altre scuole e delle associazioni coinvolte. Nello specifico il «Rita Levi Montalcini», che ha una significativa percentuale del 9% di studenti con varie disabilità, attraverso la classe quinta dell’Istituto tecnico economico di Portomaggiore e il docente Gilberto Marzuillo, ha il compito di programmare strumenti informatici a sostegno di tale iniziativa e di creare una pagina web, accessibile ai cittadini, in cui ci sarà la possibilità di spiegazione del progetto e lo scopo che si prefigge, segnalare una barriera architettonica indicando il punto su di una mappa Google e il proprio nome e cognome, consultare lo stato dei lavori mostrando una mappa Google con gli interventi segnalati e quelli realizzati. La segnalazione da parte degli utenti verrà vagliata da un addetto, dando la propria approvazione per farla apparire sulla mappa di consultazione. Per quanto riguarda gli alunni dell’Istituto comprensivo di Portomaggiore, un gruppo in sedia a rotelle spinto dai compagni simulerà la disabilità fisica; per i più piccoli (con genitori) c’è anche «Ssst party»: merenda sordo muta in cui dopo aver indossato i tappi nelle orecchie i bimbi dovranno esprimersi con la lingua dei segni o a gesti. C’è anche una finestra sportiva: il basket in carrozzina per disabili e no.

di Franco Vanini da Il Resto del Carlino del 04.03.2020

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