Non solo le restrizioni decise dal Governo, dalla Lombardia alla Sicilia ecco tutti i divieti regione per regione

Non solo le restrizioni decise dal Governo, dalla Lombardia alla Sicilia ecco tutti i divieti regione per regione

Fontana chiude tutto fino al 15 aprile ma non i supermercati la domenica, come invece fanno Emilia-Romagna, Veneto e Friuli e Sicilia. Le regioni del Sud si blindano e in Campania non si può ordinare la pizza a domicilio

Non solo le restrizioni decise dal Governo, che prevedono la chiusura della attività non essenziali fino al 3 aprile, anche le Regioni hanno emanato le loro ordinanze che contengono delle restrizioni ancora più radicali per via della “troppa gente ancora in giro”. Ad iniziare dalla Lombardia che ha già esteso la chiusura di tutto, dai ristoranti alle scuole, al 15 aprile. Ma non ha fermato i supermercati la domenica, come invece Emilia-Romagna, Veneto e Friuli o Sicilia. Le regioni del Sud si blindano e in Campania non si può ordinare la pizza a domicilio. Ecco i provvedimenti emanati dai governatori.

Lombardia, multe fino a 5000 euro

Fino al 15 aprile divieto di assembramento di più di 2 persone nei luoghi pubblici e sanzione di 5.000 euro per chi lo viola. Chiusi gli studi professionali salvo attività per servizi indifferibili in scadenza. Fermo dei cantieri, tranne casi particolari. Stop degli uffici delle amministrazioni pubbliche, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Chiuse le strutture ricettive, sospesi i mercati settimanali scoperti. Inoltre si chiede, soprattutto ai supermarket e poi anche alle farmacie, ai luoghi di lavoro, “a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere”, di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea con iitermoscanner. Fino a ieri mattina i supermercati ancora non ne avevano, mentre nel pomeriggio il governatore lombardo ha chiarito che si tratta non di un obbligo ma di “un invito, una raccomandazione”. Chi ha il cane, deve portarlo a spasso nel raggio di 200 metri dall’abitazione. E per tutti divieto di assembramento per strada: ai trasgressori 5000 euro di multa.

Piemonte, mercati all’aperto chiusi

Fino al 3 aprile limiti ai mercati e nei negozi dei generi di prima necessità: sono vietati i mercati all’aperto se i sindaci non sono in grado di garantire il rispetto delle distante di sicurezza. A far la spesa può andare una sola persona per famiglia. Nei supermercati è disposta la rilevazione della temperatura corporea. Chiusi uffici pubblici e studi professionali. Vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici di bevande e alimenti. Bloccate le slot machine.

Liguria, aree vietate

Vietato fino al 3 aprile ogni accesso alle aree individuate dai sindaci come a rischio di assembramento e lo spostamento verso le seconde case. Il sindaco di Genova ha proibito parchi, spiagge e tutte le aree sul mare.

Emilia-Romagna, negozi chiusi la domenica

E’ di ieri la chiusura dei supermercati e delle attività commerciali la domenica, fino al 3 aprile. Sono chiusi i parchi e si gira in bici o a piedi solo per lavoro o necessità. Attività motorie in prossimità della propria abitazione. Provvedimenti più stringenti per il Riminese.

Veneto, fuori con il cane a 200 metri da casa

In Veneto non si può fare la spesa di domenica: supermercati e negozi di generi alimentari restano chiusi durante i giorni festivi. L’ordinanza del governatore Luca Zaia introduce anche misure ulteriori, valide anche in questo caso fino al 3 aprile: chiusi tutti parchi e giardini pubblici all’aperto. Il cane può essere portato a fare i suoi bisogni a non più di 200 metri da casa. In ogni caso ci va sempre l’autocerficazione in tasca, anche per spostarsi a piedi verso i supermercati di zona. Anche l’uso della bicicletta è soggetto alle limitazioni imposte dal decreto.

Trentino, vietato andare a far legna 

Vietato andare sui sentieri e a fare legna: in campo ci sono 120 forestali per far rispettare le regole.

Friuli Venezia Giulia, no attività sportive all’aperto

Da oggi tutti gli esercizi commerciali, fatte salve alcune eccezioni, resteranno chiusi ogni domenica, fino al 3 aprile. Divieto di attività motorie o sportive.

Val D’Aosta, cantieri chiusi

Anche qui stop a attività motoria, a piedi e in bicicletta, e chiusura dei cantieri, tranne quelli necessari. Lo spostamento è consentito solo per lavoro, necessità o salute. E’ stata disposta anche la chiusura di parchi e giardini.

Toscana, stop attività centro anziani

Sospensione dell’attività dei centri diurni per anziani e per disabili. Obbligo per chi fa ingresso in Toscana da zone a rischio di informare l’Asl e svolgere isolamento.

Lazio, negozi chiusi alle 18:00

Nel Lazio la diversità di contenuto delle ordinanze rispetto a quelle nazionali riguarda soprattutto l’apertura e la chiusura dei negozi e dei supermercati. La Regione ha infatti già imposto la chiusura degli esercizi alle ore 19 (provando quindi a limitare l’orario della spesa al massimo verso le 18) in tutti i giorni tranne la domenica, quando la chiusura scatta alle ore 15. Probabilmente, con l’ultima ordinanza del governo sul divieto assoluto di spostamento da Comune a Comune, è stata data anche una risposta alla richiesta della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che voleva un controllo molto più stringente per coloro che arrivano in treno nella Capitale. C’è poi il caso Fondi, la cittadina in provincia di Latina che rappresenta l’unica “zona rossa” del Lazio: qui non si entra e non si esce dopo il focolaio acceso in seguito ad una festa con persone provenienti dal Nord. Ma resta problematica la gestione del grande mercato ortofrutticolo di Fondi, che serve ben 4 milioni di italiani.

Marche, spiagge chiuse

E’ di pochi giorni fa la chiusura di spiagge, parchi e l’obbligo di muoversi al massimo vicino alla propria abitazione per passeggiate ‘di salute’.

Abruzzo, riduzione trasporto pubblico

Attivazione delle Unità speciali di continuità assistenziale per che gestiranno i pazienti Covid-19 in isolamento, zona rossa in sei comuni, cinque del Teramano e uno del Pescarese. Riduzioni del trasporto pubblico.

Molise, zone rosse

I Comuni di Riccia e Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso e quelli Pozzilli e Venafro, in provincia di Isernia, sono zone rosse.

Calabria, chiusa fino al 3 aprile

Regione ‘chiusa’ fino al 3 aprile per l’ordinanza del governatore Jole Santelli che prevede il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. “Si potrà entrare o uscire dalla Calabria – spiega – solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute”. Stessa scelta per il governatore della Basilicata Vito Bardi: dalla regione non entra e non esce nessuno.

Puglia, quarantena a chiunque arrivi

Il 14 marzo il governatore Emiliano ha esteso l’obbligo di segnalare il proprio rientro e la quarantena a tutti coloro che arrivano da fuori Regione, da ogni parte di Italia o del mondo, non più solo da nord Italia.

Campania, no alla pizza a domicilio

Pizzerie chiuse, vietata anche la consegna di cibo a domicilio. I napoletani dovranno fare a meno di ordinare la pizza finchè non passa l’emergenza. In Campania, dopo la sistematica violazione dello “state a casa”, il governatore Vincenzo De Luca ha disposto il divieto totale di fare jogging, evocando il “lanciafiamme” pur di imporre il rispetto delle regole. Ad Angri, nel Salernitano, il sindaco ha firmato un’ordinanza con cui si consente di fare la spesa una volta a settimana, entrando nel supermercato in ordine alfabetico.

Sicilia, controlli strettissimi

La Sicilia si isola: sullo stretto di Messina i controlli su chi sbarca dai traghetti sono strettissimi. Anche da e per Catania i voli sono con il contagocce. Per potenziare il messaggio “tutti a casa”, il governatore Nello Musumeci ha imposto il divieto di fare attività fisica all’aperto. Ed ha ordinato che gli acquisti, anche di generi alimentari, possano essere fatti una sola volta al giorno. Una decisione presa dopo una serie di casi segnalati dalle forze dell’ordine di persone che uscivano anche sei volte al giorno per fare la spesa.

Sardegna, controlli nei porti e aeroporti

Dalla quarantena con sorveglianza attiva di 14 giorni per i soggetti che avessero avuto contatti stretti con casi positivi da Covid-19 si è passati allo lo stop sino al 25 marzo ai viaggi dei passeggeri su navi e aerei in partenza e in arrivo. Controlli nei porti e aeroporti con termoscanner.

Da Tiscali.it-15 ore fa

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