Maniago città inclusiva. Si inizia con tre percorsi accessibili a chiunque

Maniago città inclusiva. Si inizia con tre percorsi accessibili a chiunque

“Maniago centro storico”, “Percorso dell’arte fabbrile” e “Due passi per Maniago” sono i tre percorsi proposti per conoscere e scoprire i punti più emblematici della città, individuati considerando diversi tipi di necessità di accessibilità delle persone e, in particolare, quelle legate a disabilità (motoria, sensoriale e cognitiva), età, spostamenti con animali domestici.

Collegandosi al portale Percorsiinclusivi.it si ha la possibilità di leggere e ascoltare i contenuti relativi alla località e, per ogni itinerario e punto di interesse, di consultare i dati di accessibilità. Gli itinerari mirano a far conoscere a chi visita Maniago il passato signorile e la vocazione fabbrile, offrendo percorsi diversificati a seconda delle esigenze di accessibilità: da un percorso breve, per esempio, intorno a piazza Italia e alle zone limitrofe per chi ha una mobilità ridotta, sino a un itinerario più lungo per le vie della cittadina. L’obiettivo è aumentare ulteriormente il numero dei percorsi proposti, inserendo itinerari in cui è previsto l’utilizzo di bici inclusive.

Cristina Querin, assessore al turismo, e Ottavio Massaro, consigliere con delega alla disabilità, hanno dichiarato che «il Comune ha aderito al progetto Percorsi inclusivi alla scoperta del Friuli di Io ci vado, proponendosi di ampliare le possibilità di fruizione dei principali centri di interesse di Maniago. Già molti gli interventi realizzati negli ultimi anni: dalle pedane di accesso ai negozi alle visite guidate al museo per persone non vedenti, agli eventi con e-bike per disabili, ai progetti design for all di comunicazione museale, per citarne alcuni. Crediamo che questa opportunità fornita dalla mappatura in due lingue – hanno sottolineato – ci permetta di presentarci con ulteriori strumenti efficaci alla vigilia della Coppa del mondo di paraciclismo».

Secondo William Del Negro, presidente di Io ci vado e segretario del Club per l’Unesco di Udine, «dare la possibilità a chiunque di scoprire storia, cultura e borghi deve essere l’obiettivo primario di ogni amministrazione. Io ci vado ha creato un sito innovativo, che un po’ alla volta si arricchisce di funzionalità tali da renderlo fruibile a un numero sempre più alto di persone. Stiamo ultimando la versione inglese del sito, che presto sarà dotato di tecnologia che consentirà la navigazione senza l’uso delle mani, ma con movimenti del capo inquadrato dalla webcam del pc». La creazione di una rete formata da diversi soggetti è fondamentale per portare avanti il progetto e, nel caso di Maniago, si è creata da subito una sinergia con il Comune e il museo.

«Il museo collabora con associazioni che si occupano di disabilità, con le quali ha avviato azioni di formazione e co-progettazione, nonché con la concessione degli spazi e servizi museali per le loro attività. È un museo non soltanto accessibile, ma accogliente e non discriminante – hanno detto Cristina De Zorzi e Valentina Dal Bello, operatrici del Coricama -: è un museo inclusivo e si impegna costantemente a mettere in atto le misure necessarie a garantire l’accessibilità culturale e materiale degli ambienti a tutte le categorie di pubblico, adottando tutti gli accorgimenti che possono migliorarne la fruibilità».

Da Messaggero Veneto del 31 marzo 2023 di Giulia Sacchi

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