Magenta, barriere architettoniche. Progetto Magenta scrive all’Assessore Cattaneo

Magenta, barriere architettoniche. Progetto Magenta scrive all’Assessore Cattaneo

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – <<Abbiamo ricevuto la risposta da Lei data alla interpellanza di Progetto Magenta del 03/12/19 prot. 57284, relativa alla percentuale di oneri di urbanizzazione da impiegare per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Nella tabella che alleghiamo abbiamo inserito le cifre da Lei dichiarate e il confronto tra ciò che la legge prescrive di fare e ciò che è stato fatto sia come accantonamento sia come cifra effettivamente spesa per abbattere le barriere architettoniche.

Ci permetta subito di dire che la Sua risposta ci ha lasciati con la bocca aperta perché Lei, Assessore e amministratore pubblico della nostra città, giustifica e afferma di non conformarsi a ciò che la legge prescrive in termini di accantonamento di somme destinate all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il fatto che una amministrazione pubblica ammetta, in un documento ufficiale, che le prescrizioni di legge non vengano rispettate, lo riteniamo un fatto grave che a nostro giudizio non corrisponde alla pratica della buona amministrazione e dà l’idea di un modo di operare che condanniamo con tutte le nostre forze. Destinare il 10% delle entrate da oneri all’abbattimento delle barriere architettoniche non è una scelta politica, ma una disposizione di legge. Non serve nemmeno dire che altri, prima di Lei, assessore Cattaneo, hanno certo fatto peggio.

Ma c’è dell’altro, Assessore Cattaneo, nella Sua risposta che non ci convince: Lei elenca come interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche misure e azioni che non lo sono. Si prenda, ad esempio, il ripristino del marciapiede di via Santa Caterina / via Santa Crescenzia: si tratta di attività di manutenzione di un marciapiede che era stato fatto almeno una ventina di anni fa e che aveva bisogno di interventi; non si è
certo trattato di un’opera volta ad eliminare una barriera architettonica.
Forse con queste risposte da Lei fornite, pensa di poter distogliere la nostra attenzione, prenderci in giro oppure prenderci per stanchezza. Alla fine di tutto, Assessore Cattaneo, che non è a noi che deve queste risposte ma ai disabili di questa città e a tutti coloro che non possono nemmeno arrivare in stazione e usare la rampa di accesso alla stazione che Lei si vanta sui social di avere sistemato: perché, in stazione, un disabile non ci arriva se non facendosi accompagnare in macchina da qualcuno e anche una volta che un disabile giunto in stazione possa usare la rampa di accesso per accedere alla stazione non riuscirebbe a prendere il treno. Ma a questo punto, Lei ci dirà soddisfatta che non è di Sua competenza e magari penserà anche di averci accontentato. Ma non è così e Lei lo sa bene.

Concludiamo la presente chiedendo di conoscere:

a) le motivazioni che hanno indotto ad agire in disaccordo alle prescrizioni di legge
b) gli interventi che Lei ha intenzione di realizzare per recuperare questa gravissima situazione.
Per favore non ci scriva che per rispondere ai quesiti serve il PEBA: a questo punto, non ci spiegheremmo per quale ragione Lei abbia potuto realizzare la messa in sicurezza del marciapiede di via Caprotti.
Per quanto concerne questo ultimo intervento citato, Le preannunciamo che chiederemo, con richiesta formale, di conoscere il RUP (responsabile Unico del procedimento) ed il computo metrico con costi finali con collaudo dell’opera.
Nella speranza che il Suo atteggiamento su questo delicato settore sia di maggiore trasparenza e correttezza, noi Le assicuriamo fin d’ora che consideriamo questa battaglia una battaglia di civiltà>>.

Da Ticino Notizie-4 ore fa

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