LIVE COVID-19 – Samp, Yoshida e Vieira tornano in Inghilterra. Ramirez: “La società non ha nascosto nulla”. ISS: “Nessun farmaco può prevenire il virus”. Boris Johnson: “Le cose peggioreranno”. Il Manchester City non tornerà in campo

LIVE COVID-19 – Samp, Yoshida e Vieira tornano in Inghilterra. Ramirez: “La società non ha nascosto nulla”. ISS: “Nessun farmaco può prevenire il virus”. Boris Johnson: “Le cose peggioreranno”. Il Manchester City non tornerà in campo

L’allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l’Italia. Stando ai dati di ieri, sul territorio nazionale i positivi sono 70.065, 39.533 persone sono isolamento domiciliare con lievi sintomi o senza, 3.651 invece sono terapia intensiva. Nella giornata di oggi si sono registrati 889 deceduti, che portano il numero totale a 10.023. 12.384 sono invece i guariti. Vocegiallorossa.it vi aggiornerà LIVE su tutte le notizie al riguardo.

17:28 – Il presidente dell’AIA Marcello Nicchi ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva: “Io credo che prima di parlare di sensazioni e prospettive a breve lungo termine bisogna guardare al presente e alla battaglia che stiamo combattendo contro il COVID-19. Gli arbitri sono persone di regole, come sempre rispetteremo le disposizioni governative e della Federazione. Nella drammaticità del momento continuiamo a lavorare sulla ripartenza, ma il quando non dipende da noi. Noi siamo pronti a riaccendere il motore ma certo non possiamo mandare arbitri allo sbaraglio a rischiare la vita. Servono garanzie per tutti, anche per noi”.

15:45 –  (ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Per aiutare il calcio a uscire da questa situazione servono decisioni nell’interesse collettivo”. Di fronte alla crisi per l’emergenza coronavirus, è la posizione del presidente della Lnd, Cosimo Sibilia. “I dilettanti sono una metà del calcio e l’altra, quella del professionismo, probabilmente ha vissuto finora al di sopra delle possibilità. Dobbiamo tutti capire fin dove ci possiamo spingere”, dice all’ANSA Sibilia, che spera si possa tornare in campo: “La priorità è chiudere l’emergenza coronavirus, poi noi avremmo bisogno di 30-40 giorni per portare a termine il campionato”. (ANSA).

15:27 – Intervistato da Il Secolo XIX, il centrocampista della Sampdoria Gaston Ramirez ha parlato dei tanti contagi da Coronavirus interni alla sua società, commentando anche l’operato degli altri club di Serie A: “La Sampdoria non ha tenuto nascosto nulla, tante altre squadre sì e non lo capisco. È una mancanza di rispetto verso chi è stato trasparente e verso le persone che sono entrate in contatto con i contagiati. Rivelare di avere il virus non è una macchia sulla fedina penale, è questione di salute, di etica”, le sue dichiarazioni.

15:00 – È finito il periodo di quarantena in casa Sampdoria. I primi due calciatori blucerchiati che, una volta terminato l’isolamento, hanno deciso di tornare a casa sono stati Maya Yoshida e Ronaldo Vieira. I due calciatori, riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, sono tornati in Ighilterra dalle rispettive famiglie.

13:42 – La direttrice del Centro nazionale ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell’Iss Patrizia Popoli ha lanciato un messaggio agli italiani: «La preoccupazione generata dall’emergenza COVID-19 ha scatenato, in alcuni casi, una vera e propria “caccia al farmaco”. Molto spesso tale atteggiamento è incoraggiato da informazioni fuorvianti che circolano sul web. Innanzitutto, che al momento non esiste nessun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione o il trattamento di COVID-19».

13:23 – Intervistato da Esporte Interativo, l’esterno d’attacco bianconero Douglas Costa ha commentato così il taglio degli stipendi in casa Juventus e l’emergenza Coronavirus: “Ho parlato con Chiellini, ha detto che se andrà tutto bene dovremmo ritrovarci verso il 15 o il 20 aprile. Taglio degli stipendi? Ne abbiamo parlato tutti insieme, sapevamo che la situazione avrebbe influito anche sui nostri stipendi. Non può essere criticata la Juventus, non è mica responsabile della pandemia. Nessuno sapeva che sarebbe successo e ogni sport, non solo il calcio, doveva fermarsi”.

Non è mancata, infine, una battuta su come potrebbe finire la stagione 2019-2020: “Non si capisce ancora come andrà, è possibile che venga assegnato lo Scudetto alla prima in classifica oppure si cercherà di terminare il campionato”, le dichiarazioni del brasiliano.

13:03 – Dati drammatici per la Spagna. La pandemia di coronavirus sta purtroppo colpendo anche il Paese iberico mietendo vittime innocenti come in tutto il resto del mondo. Nelle ultime 24 infatti sono stati registrati 838 decessi per COVID-19 con il conteggio totale che sale quindi a 6528. I casi positivi invece sono 78797.

12:41 – La Juventus si è mossa in largo anticipo per trovare un accordo con calciatori e allenatore circa una riduzione degli stipendi, ma in Serie A ci sono altri casi più particolari. Secondo La Repubblica, ad esempio, Napoli, Sampdoria, Genoa e Torino non hanno ancora pagato gli emolumenti di febbraio. I calciatori si sono rivolti all’AIC, lamentando di aver giocato regolarmente in quel periodo e di non aver ricevuto lo stipendio. Per quale motivo non è stato ancora corrisposta la mensilità di febbraio? Per il quotidiano le ragioni potrebbero essere due: voler conservare liquidità in cassa in un momento d’incertezza e, ragione più politica, arrivare al tavolo dei negoziati con una maggiore forza contrattuale. Domani ci sarà la riunione tra FIGC, Lega Serie A e AIC per discutere proprio il congelamento degli stipendi.

12:19 – Boris Johnson, Premier del Regno Unito, come rivelato dal Guardian invierà una lettera in 30 milioni di case nella nazione per avvertire i cittadini circa un inasprimento delle misure restrittive: “Sappiamo che le cose peggioreranno. Dall’inizio abbiamo cercato di varare provvedimenti giusti nel momento giusto, non esiteremo a spingerci oltre se ce lo consigliano scienziati e medici. È importante che io sia chiaro con voi: sappiamo che le cose peggioreranno prima che comincino a migliorare, ma ci stiamo preparando in maniera corretta. Più seguiremo le regole e minore sarà il numero di vite che andranno perse, così si tornerà prima alla normalità”.

12:03 – Attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale, l’Ospedale Spallanzani di Roma ha diramato il consueto bollettino:

I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 212 (+2 rispetto a ieri). Di questi, 24 (-1 rispetto a ieri) pazienti necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici.

I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 147. Nell’ambito del Progetto Regionale Ospedale –Territorio, coordinato dall’Istituto Spallanzani, in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Roma e da Confcooperative, d’intesa con la Direzione della Asl Roma 5, è in atto un Programma di monitoraggio della Popolazione di Nerola, sede di un focolaio di Covid-19.

11:43 – Bella iniziativa della Lega di Serie B che ha aperto una raccolta fondi per sostenere la ricerca sul COVID-19. Questo il titolo dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: «Da “B come bambini” e il Cnr una raccolta fondi con il 45587».

11:21 – Il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha parlato a La Gazzetta dello Sport sulla possibile ripartenza della stagione: “Molto difficile. Se si sposa la teoria di finire a luglio sarebbe un problema per la stagione successiva. E poi si potrebbe giocare solo a porte chiuse, quindi mortificando lo sport. Certo, bisogna spalmare questa stagione in due, ossia ripartire da dove si era finito, ma solo quando ci saranno le condizioni di sicurezza. Questa stagione si deve chiudere al 30 giugno 2021, traslando tutti i contratti di un anno: i tesserati così prendono in due anni lo stipendio di uno, avendo lavorato solo un anno”.

11:02 “Finito”. Il campionato. Almeno per il Manchester City, ma chissà che non valga lo stesso per tutta la Premier League. Il tabloid Star, nella sua edizione domenicale, titola così e scrive che i Citizens si rifiuteranno di giocare finché non sarà garantita la salute di tutti al 100%. Lucchetto chiuso in prima pagina e un futuro che sembra lontano dal calcio giocato se la pandemia non sarà frenata.

10:21 – Due giorni fa i giocatori del Diriangen, club del Nicaragua, sono scesi in campo indossando guanti e mascherine e posando per la foto di rito a distanza di un metro l’un dall’altro. Una decisione presa “per dare un segnale” dopo la decisione del ministero della Salute locale, che ha stabilito che ci fossero le condizioni per poter giocare.

9:57 – In taglio alto sul Corriere dello Sport di oggi troviamo un’intervista a Maurizio Casasco, presidente FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana), che racconta come la ripresa in Italia, sia per il calcio che per il Paese in generale, debba essere graduale e contemporanea tra i due mondi. “Calcio e Paese, si riparte insieme”, scrive il quotidiano romano. “Niente fughe in avanti. Prima di ricominciare test per gli atleti contagiati sui polmoni e capacità funzionale, la loro salute conta più dell’economia”, si legge ancora.

9:10 La Gazzetta dello Sport oggi in edicola fa il punto sulle decisioni dei club esteri per far fronte all’emergenza. In Germania 8 club hanno già aderito a un piano di riduzione degli stipendi: Borussia Mönchengladbach, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Schalke 04, Friburgo, Colonia, Union Berlin e Mainz. In Inghilterra non c’è ancora niente di ufficiale: si parla di un accordo per la riduzione del 20% ancora da ratificare, con calciatori e tecnici del Leeds che hanno deciso in autonomia un tagli per salvare il lavoro degli altri dipendenti.In Francia i 20 club di Ligue 1 hanno aderito alla misura economica prevista dal governo: riduzione del 30% dello stipendio dei calciatori. In Spagna la richiesta è di una riduzione del 70%, ma il provvedimento deve essere approvato dal Governo.

9:00 – Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport, la Banca per lo Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) ha deliberato un finanziamento di 100 milioni di euro a favore dell’istituto per il credito sportivo (ICS) da destinare al cofinanziamento di 200 milioni per i progetti degli enti locali italiani volti, tra le altre cose, alla riqualificazione degli impianti sportivi e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Da Voce Giallo Rossa-4 ore fa

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