“La più grave barriera architettonica di Savigliano è la stazione”

“La più grave barriera architettonica di Savigliano è la stazione”

Katia, mamma di Erica, sulla sedia a rotelle per una malattia invalidante: “Per raggiungere i binari costretta a trasportare in braccio mia figlia per due rampe di scale”. La consigliera Bressi: “E’ di competenza delle Ferrovie, ma nel prossimo Consiglio presenterò un ordine del giorno per sollecitare gli organi preposti”

Katia è la mamma di Erica, una ragazza disabile di 23 anni che da quando ne aveva sette combatte contro una malattia incurabile e invalidante che l’ha costretta sulla sedia a rotelle.  

Qualche giorno fa ha letto il nostro articolo sul nuovo Osservatorio per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Savigliano, rimando però perplessa sulla novità: “Come è possibile che nessuno si interessi alla sola e più grave barriera che abbiamo in questa cittadina, la stazione ferroviaria? Nessuno si è mai posto la domanda di come può un disabile impossibilitato a camminare, a raggiungere i binari?”. 

Una volta entrati in stazione per raggiungere la banchina dei binari occorre percorrere il sottopasso con due rampe di scale lunghe e strette, una situazione impossibile per una persona disabile non accompagnata, ma difficile anche per anziani, mamme con carrozzine o passeggini.  

Katia in passato si era già mossa portando all’attenzione dei media locali e nazionali il problema che sta impedendo alla figlia di poter vivere quel poco di normalità faticosamente guadagnata. “Qualche tempo fa abbiamo creato un gruppo di genitori con figli disabili, spesso si incontravano a Torino, ci sono persone da tutto il territorio, da Fossano prendono facilmente il treno. Una comodità che per me è mia figlia invece è un problema”. 

Per attraversare la stazione infatti, la donna è costretta a portare in braccio la figlia: “Sono costretta a elemosinare l’aiuto di qualche passante affinché faccia lo stesso con una sedia a rotelle del peso di circa 20/25 kg”. 

La mamma di Erica si è rivolta anche al primo cittadino, Giulio Ambroggio, per chiedere un intervento: “Mi è stato detto che non è di sua competenza, che il problema è delle ferrovie, ma ritengo che come primo cittadino eletto dai cittadini debba promuovere i loro interessi. È vergognoso che nel 2021, non si prenda nemmeno in considerazione una situazione non solo grave, ma drammatica. Almeno pensare a una soluzione come un passaggio di attraversamento sui binari”.

Ieri pomeriggio, all’ordine del giorno della IV Commissione si è discusso proprio sulla bozza per l’istituzione dell’Osservatorio per le barriere architettoniche: “Un tema su cui mi sono soffermata è la pavimentazione e dei passaggi pedonali in città – ha spiegato la consigliera Vilma Bressi – In molti mi segnalano la stazione, è un disastro per accessibilità per disabili, ma anche per chi deve partire, purtroppo non compete al Comune, da anni sollecitiamo le Ferrovie dello Stato per un intervento. Sto preparando un ordine del giorno da presentare nel prossimo Consiglio comunale per sollecitare gli organi preposti. Questo per dire alla città che noi ci siamo”. 

“Risolleviamo il problema ma speriamo che venga risolto! Parlo a nome mio ma anche di tante altre persone – aggiunge Katia – Ci tocca vivere giorno per giorno, accetto tutto, ma la rinuncia fa male. Mi piacerebbe poter dare a mia figlia qualche piccola soddisfazione. Fino a quando dovremo essere ancora umiliati?”. 

Da TargatoCn.it 25/2/2021

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