La firma digitale di Aruba.it non è per persone con disabilità.

Chi più di una persona con disabilità può necessitare di uno strumento informatico come la firma digitale? La comodità di non dover fare fatica a firmare i documenti per la complessa e onerosa burocrazia italiana può essere per una persona con disabilità un vantaggio enorme. Eppure tutto questo vantaggio viene umiliato da un gestore di servizi online come aruba.it.

Aruba.it offre un servizio di firma digitale che riesce a superare la capacità di sopportazione di una persona con disabilità. Anzitutto si deve decidere il tipo di firma che si desidera, qui la modalità di registrazione della firma digitale; scelgo la modalità che penso sia meglio, gli strumenti a disposizione: quindi webcam e procedo al pagamento.

Preparo come richiesto i documenti per il riconoscimento: carta d’identità e tessera sanitaria e do il via all’operazione. Chiedo a mia moglie di essere presente per assistermi. Tengo a precisare che la mia disabilità è sia motoria, sia verbale.

Prima operatrice nega la possibilità a mia moglie di assistermi. Chiamiamo l’assistenza di aruba.it, spieghiamo il problema e ci viene confermato che il cliente può essere assistito da una terza persona purché in grado di intendere e volere. Secondo tentativo: l’operatore nega l’assistenza di mia moglie a fare la mia voce; chiediamo spiegazioni che non ci vengono fornite e nonostante diciamo che l’assistenza di aruba.it ha esplicitamente detto che la terza persona è ammissibile; l’operatore ci suggerisce di fare una delega legale. Restiamo sbigottiti. Richiamiamo per la seconda volta l’assistenza di aruba.it; dopo 40 minuti di attesa ci rispondono di provare a fare un cartello in cui si esplicita che sono una persona con disabilità e che delego la voce a mia moglie.

A questo punto abbiamo compreso che aruba.it non si è mai occupata in modo competente e professionale di persone con disabilità. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere il rimborso del pagamento della spesa e di denunciare attraverso incuriosire.it l’accaduto, con la speranza che in futuro anche le persone con disabilità possano godere della comodità della firma digitale.

Antonio e Silvia Capoduro

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