Il Parco del Ticino si fa inclusivo Via le barriere, ci pensa l’UniPv

Il Parco del Ticino si fa inclusivo Via le barriere, ci pensa l’UniPv

. È “Preciso – Parco del Ticino inclusivo” il progetto che riguarda la valutazione del livello di accessibilità e fruibilità di alcune aree e lo studio di soluzioni progettuali per la fruibilità ampliata e l’inclusione di alcuni tratti delle sponde del fiume nel territorio comunale di Pavia. Lo prevede una convenzione-quadro della durata di cinque anni siglata con il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università per lo svolgimento di attività di ricerca su temi legati al paesaggio, alla sostenibilità delle attività che si svolgono al suo interno e alla fruizione del territorio.

I percorsi indagati sono il tratto dal parcheggio Vul al Lido di Pavia e da piazzale Tevere allo spiaggione della Sora. Saranno analizzati elementi quali il numero e la distanza di posti auto riservati, la pavimentazione dei percorsi, la presenza di scale, rampe e sedute, le zone d’ombra, la segnaletica, i servizi igienici, l’accessibilità alle rive. Al termine di questa fase di rilievi, già in corso, saranno elaborate linee guida e soluzioni progettuali che rendano inclusivi percorsi e spazi del Parco del Ticino anche a persone con difficoltà motoria. I risultati di progetto saranno disponibili per il prossimo autunno. «L’iniziativa consolida il rapporto tra il Parco e il mondo accademico, dando vita al primo progetto che interessa la fruibilità dei percorsi naturalistici, in ragione della vicinanza al centro urbano, anche a persone con disabilità – commenta il consigliere del Parco del Ticino, Fabio Signorelli – Questo studio ci consentirà una mappatura dei luoghi di fruizione oltre a una serie di proposte per l’utilizzo dei materiali e di progettazione delle caratteristiche dei percorsi finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un modello che sarà replicabile anche in altre zone del Parco».

«Per il gruppo di ricercatori di architettura tecnica impegnati in attività sul tema dell’accessibilità e della fruizione ampliata dal 2006 – spiega il professor Alessandro Greco, responsabile del Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura – si tratta di una nuova opportunità di lavoro dopo le esperienze a più riprese sul centro storico di Pavia e sul Parco della Vernavola. Il tema della fruizione degli spazi aperti è diventato estremamente centrale dopo l’emergenza pandemica e coniugare i valori naturalistici dell’ambiente con l’inclusione rappresenta una delle sfide più affascinanti».

Da Il Giorno del 4 luglio 20223 di Manuela Marziani

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