Gorizia «Troppe trappole per i disabili Si adotti un Piano»

Gorizia «Troppe trappole per i disabili Si adotti un Piano»

Se, proprio nelle ultime settimane, sono stati portati a termine diversi interventi di riqualificazioni di strade e marciapiedi, con il contestuale abbattimento delle barriere architettoniche – si possono citare tra gli esempi più recenti l’incrocio tra via Seminario e corso Verdi, o l’area della rotonda di piazzale Divisione Julia o la vicina via Codelli -, è chiaro che considerati la vastità del territorio urbano e il gran numero di strade a Gorizia resti ancora molto da fare per rendere l’intera città compiutamente accessibile a tutti.

Anche per questo la consigliera di “Gorizia è tua” Rosy Tucci ha voluto portare all’attenzione della giunta Ziberna e del Consiglio una serie di criticità segnalate dai cittadini a proposito di barriere architettoniche, chiedendo anche lumi sull’adozione del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) da parte del Comune: uno strumento fondamentale per programmare gli interventi di manutenzione straordinaria ma anche di progettazione ex novo e di pianificazione urbanistica per costruire una città accessibile. I Peba, peraltro, sono indispensabili anche per poter accedere a specifici contributi stanziati dalla Regione o dallo Stato a sostegno degli interventi.

Secondo Tucci una buona strategia sarebbe quella di predisporre un questionario informativo e propositivo sul Peba da inoltrare alla cittadinanza, per raccogliere segnalazioni e spunti di lavoro e costruire dunque un piano pienamente condiviso e aderente alle esigenze dei goriziani.

Tornando invece alle criticità da risolvere, evidenziate spesso proprio da chi vive o frequenta la città quotidianamente, nell’elenco proposto da Tucci figurano strade e marciapiedi del centro o della primissima periferia. In pieno centro ad esempio una delle priorità dovrebbe essere l’incrocio tra le vie Crispi, De Gasperi e Roma, dove sono assenti ovunque gli scivoli in corrispondenza con le strisce pedonali. «Lungo la direttrice che dalla stazione Fs prosegue in corso Italia, lo scivolo che si trova all’entrata dell’ex deposito degli autobus finisce nella rotonda – dice la consigliera d’opposizione -, mentre dalla parte opposta del corso è praticamente impossibile l’attraversamento per e dalla stazione. Ai Giardini pubblici, invece, gli scivoli ormai di vecchia concezione presenti lungo le vie Dante, Cadorna, piazza Cesare Battisti e corso Verdi sono posti agli angoli del parco, mentre sono vacanti nei pressi dei varchi laterali. E manca anche uno stallo riservato ai disabili attorno ai Giardini».

Particolarmente critica poi, secondo Tucci, la situazione in via Trieste e in via Duca d’Aosta. In alcuni tratti della parte conclusiva di via Trieste (verso l’area artigianale e commerciale) mancano addirittura i marciapiedi, e in corrispondenza dell’incrocio con via Cipriani lo scivolo è presente solo su un lato ma non davanti all’hotel Internazionale, con l’attraversamento pedonale che diventa così una potenziale «trappola» per persone in carrozzina, ma anche anziani. «Sarebbe importante capire quali siano i criteri per definire le priorità d’intervento e che valore abbia la pagina Facebook “Segnalazioni per il Comune di Gorizia”». (M.B.)

Da il Piccolo del 19/10/2020

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