Gli albergatori: «Paralimpiadi a Cortina: un’occasione per eliminare barriere architettoniche dai nostri hotel

Gli albergatori: «Paralimpiadi a Cortina: un’occasione per eliminare barriere architettoniche dai nostri hotel

Cortina deve prepararsi ad accogliere le Olimpiadi invernali, fra poco più di 4 anni, ma è altrettanto necessario che si adegui alle esigenze delle Paralimpiadi, che seguiranno di poche settimane l’evento a cinque cerchi. L’ammonimento è venuto alla presentazione dell’analisi sull’impatto economico dei grandi eventi sportivi, Mondiali di sci alpino 2021 e Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026, un incontro che si è tenuto lunedì con numerosi interlocutori, stimolati dalle domande di Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino.

Ha sottolineato queste esigenze Stefano Pirro, per l’associazione albergatori Cortina: «Le Paralimpiadi permetteranno al nostro territorio di adeguarsi. È il momento per pensare all’aspetto sociale di quel grande evento. Tuttora ci sono a Cortina alberghi che non sono in grado di garantire l’accesso alle persone con disabilità motorie; in occasione delle Paralimpiadi anche Cortina deve guardare al mondo con gli occhi bene aperti. L’adeguamento alle esigenze delle squadre paralimpiche può diventare il nostro fiore all’occhiello». 

IL SOPRALLUOGO
Nel marzo 2019, tre mesi prima dell’assegnazione dei Giochi invernali 2026 all’Italia, venne in visita a Cortina una delegazione delle istituzioni sportive paralimpiche, per la verifica delle strutture e il confronto sui progetti e i programmi. Quel sopralluogo anticipò di due settimane la visita della commissione di valutazione del Comitato olimpico internazionale, nel successivo mese di aprile. Allora arrivarono rappresentanti dei comitati paralimpici internazionale e italiano, oltre a esponenti della Federazione italiana sport invernali paralimpici. Assieme al vicesindaco Luigi Alverà, assessore allo sport, salirono a Rumerlo, al traguardo delle piste Olympia e Vertigine, sulla Tofana, e della Druscié A, per vedere i tracciati per lo sci alpino. I commissari si confrontarono con Alberto Ghezze, direttore sportivo della Fondazione Cortina 2021, che illustrò le caratteristiche delle piste. Lo stesso Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico italiano, ha più volte sottolineato la necessità di considerare sempre che nel 2026 si svolgeranno le Paralimpiadi invernali, appena dopo le Olimpiadi, auspicando pari dignità fra i due grandi eventi sportivi. 

GLI ADEGUAMENTI
Non è ancora stato definito il calendario dei Giochi Paralimpici, che richiederà comunque un grande sforzo organizzativo, per Cortina. Solitamente le gare di sci alpino paralimpico si svolgono infatti sulle piste che hanno accolto le gare femminili, su tracciati che sono ritenuti meno impegnativi rispetto a quelli maschili. Sulla Tofana sarà necessario allestire strutture e servizi aggiuntivi, rispetto alle gare delle Olimpiadi. Sarà necessario attrezzare tutta Cortina, non soltanto alberghi e impianti sportivi, ma anche gli altri servizi. 

L’ATTENZIONE
In paese c’è una consolidata attenzione per lo sport paralimpico: nel 1991 ci furono i primi corsi in Italia, con il Centro Informa di Favaro Veneto, diretto da Lucia Besana, per far sciare le persone in carrozzina. Furono coinvolti maestri di sci e impianti di risalita; alcuni istruttori si specializzarono, per apprendere la didattica da applicare allo sci per disabili. Si adeguarono le seggiovie; nacquero seggiolini specifici per alloggiare gli sciatori, da fissare poi su un monosci. Nello sci agonistico ci fu l’eccezionale esperienza di Fabrizio Zardini, ai vertici mondiali; oggi c’è René De Silvestro. Angela Menardi ha praticato a lungo lo sci di fondo e oggi si dedica al curling. C’è il giovane talento del bob Flavio Menardi. C’è la onlus “The game never ends”, coordinata da Orlando Maruggi, che lavora per far praticare sport paralimpici, estivi e invernali, a molti giovani. 

Da Il Gazzettino.it 10/11/2021

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