“Foggia è una città poco accessibile”

“Foggia è una città poco accessibile”

La stampa foggiana si chiede come sia possibile che a Foggia più della metà dei negozi, dei ristoranti, degli alberghi, delle chiese, delle mostre, delle spiagge continuino ad essere inaccessibili a chi è in carrozzina. Se lo chiede anche Pina, una mamma che ogni giorno deve fare i conti con una città che non è a misura di tutti. L’ultimo “incontro” con barriere architettoniche e indifferenza è stato durante un sabato qualunque, di quelli che purtroppo sembrano ormai essere diventati la normalità. Lo ha raccontato sui social.

Nel pomeriggio hanno difficoltà a entrare in un negozio perché davanti alla porta c’è un gradino di almeno 30cm, la sera stesso copione ma in una pizzeria dove si imbattono in una soglia cresciuta di almeno una ventina di centimetri. Ma è altro che fa più male, delude e lascia tanta amarezza. Nel negozio la commessa dice che nessuno aveva mai chiesto una rampa per poter entrare con la carrozzina. Nel locale, invece, il proprietario rimane in silenzio dietro alla cassa, come se il problema non fosse anche suo. Alla fine ci sono voluti cinque uomini per sollevare la carrozzina e poter entrare in quella pizzeria.

Purtroppo Pina non è la sola che a Foggia ogni giorno si scontra con una normalità che non riguarda soltanto negozi e pizzerie. Basti pensare ai marciapiedi non sempre accessibili o a quelli dove gli scivoli ci sono, ma non esattamente a norma, per esempio per quanto riguarda la pendenza o il punto di congiunzione tra strada e scivolo, troppo spesso simile a un vero e proprio gradino, per non parlare dei parcheggi selvaggi. Il tutto a danno di chi è costretto in carrozzina, ma anche delle mamme con pargoli nel passeggino al seguito.

Si dovrebbe partire dal Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).

Da SuperAbile INAIL del 25 novembre 2023

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