ResPublica chiude. Il Distretto della creatività di Alghero, approdo finale del percorso avviato nel 2014 con l’esperienza autogestita di una rete di movimenti e associazioni che avevano eletto domicilio nell’ex caserma dei
carabinieri di via Simon, nella parte più nobile del centro storico, è al capolinea. Annuncia la fine del progetto, che ha trasformato lo spazio in un luogo per l’arte e la cultura col contributo di associazioni e operatori, il Comune di Alghero.
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“Via alla progettazione preliminare per la rinascita del gioiello al centro della città”, comunicano da Porta Terra. “Nuova vita all’immobile in stato di degrado”, scrive l’amministrazione, riferendo dell’imminente “recupero e riqualificazione dell’ex caserma”. È previsto “un progetto di intervento edilizio e strutturale-architettonico nell’ottica di un utilizzo adeguato”, di “efficientamento energetico, consolidamento strutturale, impianti tecnologici, elettrico-domotici, abbattimento delle barriere architettoniche e rifacimento interno ed esterno”.
Così “progettiamo il futuro di un’eccellenza del nostro patrimonio immobiliare, acquisita non senza fatica nel 2004, per farne un immobile funzionale e moderno”, afferma il sindaco Mario Conoci. Il documento preliminare alla progettazione, approvato dalla Giunta, prevede una spesa di oltre 2milioni e mezzo di euro. L’annuncio non sorprende: il centrodestra algherese, che sostiene l’attuale amministrazione, non ha mai visto di buon occhio la realtà di via Simon, paragonata a un centro sociale occupato con non precisati obiettivi e senza alcuna titolarità
per utilizzare quegli spazi nonostante il percorso amministrativo delineato dall’allora sindaco Mario Bruno per
arrivare alla costituzione del Distretto della creatività.
Da Sardinia Post 31/12/2020
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