Costruire per tutti: Google e l’accessibilità

Costruire per tutti: Google e l’accessibilità

Gli ingegneri di Mountain View hanno progettato diversi sistemi per dare modo alle persone diversamente abili di vivere in completa autonomia

Accessibilità, una parola, mille possibilità grazie alle nuove tecnologie. Accessibilità per Google significa rendere fruibili i prodotti tecnologici a persone con una disabilità, cognitiva, della vista, dell’udito o del movimento. Pensate ad una giornata tipo, dal risveglio al viaggio verso il lavoro, dall’inviare una mail all’organizzare una riunione, fino alla visione di un film a casa la sera, è fatta di momenti che per chi ha una disabilità possono diventare estremamente complessi e allora la tecnologia ci viene in aiuto.

Le novità di Google

Con la Guida vocale di Google Maps chi ha una disabilità visiva può interagire con lo smartphone attraverso la voce, così da ricevere informazioni dettagliate sulla distanza da una svolta e avvisi vocali che rendono il percorso a piedi più semplice e sicuro. Il Live Caption crea automaticamente i sottotitoli per qualunque contenuto audiovisivo riprodotto su un Pixel 4 – e in futuro su altri dispositivi – in modo da aiutare chi ha una disabilità dell’udito. Su Android è disponibile invece la Trascrizione Simultanea, che converte le parole che vengono pronunciate in un testo visualizzabile sullo schermo. Con Amplificatore, infine, è possibile filtrare e amplificare i suoni dell’ambiente circostante per migliorare l’ascolto.

Alla presentazione milanese dei nuovi prodotti Google per l’Accessibilità abbiamo incontrato Brian Kemler, Product Manager Google: “Google vede l’accessibilità come un elemento chiave per la sua missione: rendere l’informazione mondiale accessibile e utile a livello universale. Ciò significa realizzare prodotti a disposizione delle persone cieche, ipovedenti, sorde o con problemi di udito, persone con problemi fisici o di mobilità e via discorrendo. Noi abbiam diversi prodotti a sostegno di queste necessità degli utenti e ci stiamo impegnando affinché tutti i nostri prodotti funzionino per queste persone”.

Il dispositivo DIVA

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le persone con disabilità sono il 15% della popolazione mondiale, cioè oltre un miliardo di persone. Se consideriamo l’effetto che ha una disabilità sul gruppo allargato di familiari e amici, ci rendiamo conto che questa condizione riguarda tutti. È proprio per aiutare suo fratello Giovanni che Lorenzo Caggioni, Accessibility Engineer di Google, ha realizzato DIVA: un dispositivo che permette di interagire con l’Assistente Google senza dover usare la voce. Grazie a DIVA, Giovanni – che non vede e non parla – può accedere alla sua musica e ai suoi film preferiti con maggiore autonomia. E come Giovanni, molte altre persone potranno fruire di questa tecnologia semplice e inclusiva.Proprio con l’obiettivo di rendere i prodotti più accessibili fin dalle fasi iniziali di progettazione, il Google Accessibility Team ha l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dei prodotti di Google, ma offre anche formazione e assistenza a terze parti. Il team ha creato corsi online disponibili a tutti e ha raccolto le principali informazioni per gli sviluppatori, per gli utenti e per i partner su un sito dedicato.

Da Sky Tg24-23 gen 2020

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