Corvetto e Gorla, 28 milioni per la riqualificazione

Corvetto e Gorla, 28 milioni per la riqualificazione

Ventotto milioni per riqualificare i quartieri che ruotano attorno ai caseggiati popolari del Corvetto e di Gorla.

Il Comune di Milano ha vinto un bando regionale che assegna finanziamenti del CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, per promuovere processi di «rigenerazione urbana », come si definiscono oggi gli interventi che tengono assieme urbanistica e welfare, in un’ottica di sostenibilità e di resilienza. L’idea è quella di ridisegnare la “quota zero” della città, i piani terra, gli accessi ai complessi edilizi e agli edifici pubblici secondo i principi dell’Universal design, che prevede spazi utilizzabili da tutti, senza barriere architettoniche e con una idea di accessibilità diffusa. In quest’ottica, il parco di Villa Finzi, a Gorla, è chiamato a diventare un ” parco sociale” tematico, spazio che può ospitare servizi per le persone più fragili, in particolare i disabili.
I soldi – integrati da un cofinanziamento comunale in conto capitale di 9,4 milioni per Corvetto e di 7,5 per Gorla – verranno spesi per ridisegnare due interi pezzi di periferia, l’area Corvetto, a sud- est tra lo scalo di Porta Romana e Rogoredo- Santa Giulia, dove sono già in atto e in programma grandi processi di trasformazione, e dell’area a nord della città in prossimità dello scalo Greco e del mercato di Gorla, ambiti entrambi dismessi già oggetto del concorso internazionale Reinventing Cities. Cinque sono state le proposte dei Comuni e delle ALER di tutta la Lombardia ammesse al finanziamento dalla Regione: Milano ha vinto i primi due finanziamenti in graduatoria per 13,865 milioni di euro concessi su entrambi i cantieri che partiranno nel 2021. Il PGT rimarrà invariato ma i precedenti piani di recupero potranno essere potenziati, senza alcun incremento di consumo di suolo. L’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti spiega che a « Corvetto prevale la scala vasta, il tema delle connessioni e delle cuciture tra le case popolari e i servizi distribuiti nel quartiere. C’è la volontà forte di rendere lo spazio più attraversabile, permeabile, raggiungibile, a piedi e in sicurezza. Nel secondo progetto l’intervento mira a sperimentare il cambio alloggio consensuale nelle case popolari spostando famiglie piccole che vivono in appartamenti grandi in case più piccole e viceversa. È una razionalizzazione dell’uso degli spazi » . Nel dettaglio, la proposta prevede la riqualificazione e parziale riprogettazione delle case popolari di viale Omero/ via Augusto Osimo e di via Barzoni. Lo stesso vale per i palazzi di viale Monza 142 che insieme a quello di via Sant’Elembardo, verrà interamente riqualificato in modo da aumentare l’efficentamento energetico e il numero di alloggi disponibili. Ci sarà anche un nuovo collegamento con la pista ciclabile lungo il Naviglio della Martesana. Mentre il mercato di via Gorla rinascerà completamente.

Da La Repubblica del 07.06.2020

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