Cormons dichiara guerra alle barriere architettoniche

Cormons dichiara guerra alle barriere architettoniche

Ci doteremo del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche: ne abbatteremo nel centro storico, nelle frazioni, nell’area del parco giochi del Foro Boario e nel Polisportivo di via Brazzano». L’annuncio è dell’assessore ai Lavori pubblici Fabio Russiani.

Il Comune di Cormons dichiara guerra a gradini e ostacoli che rendono difficile la vita delle persone diversamente abili e intende stilare un vero e proprio piano operativo che renda percorribili tutti i principali siti della città. «La Regione – spiega Russiani – ha messo a disposizione il Peba in base ai dettami della Legge Regionale 10 del 2018 e a breve pubblicherà il bando per la progettazione delle opere la cui spesa verrà sostenuta al 50% proprio da Trieste. Noi intendiamo essere assolutamente della partita». Il come lo evidenzia lo stesso assessore della giunta Felcaro. «Dedicheremo particolare attenzione al nostro centro storico, alle frazioni e alle strutture più utilizzate dalle famiglie. Ci sarà dunque un vero e proprio piano operativo che riguarderà Cormons, Borgnano e Brazzano». Ma oltre al centro cittadino e ai due borghi, la volontà è quella di intervenire anche su due dei principali siti utilizzati da bambini e ragazzi: «Vogliamo rendere più accessibili possibili alle persone portatrici di handicap l’area del Foro Boario e quella del Polisportivo di via Brazzano. Sentiremo indubbiamente i portatori d’interesse a partire dalle associazioni rappresentative delle persone diversamente abili: concorderemo con loro punto per punto gli interventi necessari nelle varie zone della città seguendo anche i loro consigli, come peraltro già avvenuto con successo in passato. Individueremo pian piano le aree precise sulle quali intervenire». Saranno seguiti per questo i concetti della cosiddetta “Progettazione Universale”: «Quindi punteremo su equità d’uso di spazi e attrezzature utilizzabili da tutte le persone – evidenzia ancora Russiani – flessibilità, uso semplice e intuitivo delle piattaforme, informazioni accessibili e comprensibili per tutti, contenimento dello sforzo fisico, più sicurezza e dimensioni degli spazi». Circa un anno fa, un’operazione importante di abbattimento delle barriere architettoniche aveva riguardato la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali lungo via Friuli. All’epoca le discussioni divamparono perché molti ipotizzarono si trattasse di un intervento sbagliato, con le strisce pedonali che iniziavano e finivano da due aiuole impossibili da valicare per le persone in carrozzella. Pochi giorni dopo però venne svelato l’arcano: il cantiere doveva essere ancora portato a termine, e una volta ultimato rappresentò un ottimo esempio di passaggio pedonale a misura di diversamente abile.

Da Messaggero Veneto 23 agosto 2020 di Matteo Femia

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