Case popolari, aperta graduatoria per i lavori contro le barriere architettoniche

Case popolari, aperta graduatoria per i lavori contro le barriere architettoniche

Installazione di montascale e ascensori. Realizzazione di rampe di accesso o ampliamento di porte. Adeguamento di bagni e corridoi. L’Ater di Viterbo ha varato una piattaforma per coordinare meglio i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche presso gli alloggi di edilizia popolare. “Non si procederà più in base all’ordine di arrivo delle domande, ma secondo l’urgenza”, spiegano dagli uffici in via Garbini. A ogni domanda verrà assegnato un punteggio, più alto o più basso in base al grado di disabilità del richiedente. La graduatoria verrà aggiornata di sei mesi in sei mesi, entro il 31 marzo e il 30 settembre di ogni anno.

Il nuovo sistema dovrebbe ridurre i tempi e i disagi lamentati da diversi inquilini disabili nel trovare riscontro alle proprie istanze. Il Messaggero aveva raccolto il grido di aiuto di Luca, un 47enne invalido di Montalto di Castro, bloccato in casa al secondo piano di una palazzina popolare senza montascale.

Nei giorni scorsi, a questo giornale, l’Ater aveva annunciato la rivoluzione in arrivo. Adesso c’è l’ufficialità. Dal 10 marzo sul sito Internet dell’azienda è possibile consultare l’avviso pubblico firmato dal direttore generale Fabrizio Urbani per la formazione dell’elenco dei progetti e il link per scaricare la domanda, da compilare e inviare poi per raccomandata, pec o mail ordinaria. “Le domande collocate utilmente in graduatoria verranno soddisfatte compatibilmente con le risorse di volta disponibili”.

Basterà la piattaforma per accelerare davvero gli interventi? Nei mesi scorsi l’azienda sottolineava che “nessuno tiene in debita considerazione il fatto che le Ater vivono grazie ai canoni di locazione, che sono molto bassi (nel 40% dei casi gli inquilini hanno canoni sociali, fissati a 7,75 euro mensili) e non arrivano a coprire le spese di manutenzione degli alloggi. Questo fa sì che anche l’installazione di un montascale, che comporta una spesa di circa 25mila euro, rappresenti un grosso ostacolo”.

Di necessità virtù. Di recente, Ater è riuscita a “liberare” circa 276mila euro, un tesoretto frutto di lavori il cui costo si è rivelato più basso di quello preventivato. Con questi soldi è stata evasa l’istanza di Luca. Più altri tre casi molto urgenti tra Civita Castellana e Viterbo. Per il montascale di Luca l’attesa sembra finita. Ater spiega che si tratta di attendere 15-20 giorni per il montaggio. “La somma restante invece servirà a finanziare i primi interventi della nuova graduatoria”. In attesa di avere un confronto con Rocca e con la giunta appena insediati – tra le priorità dichiarate del neo governatore c’è proprio il rilancio degli alloggi popolari – Ater ha inviato già una richiesta di finanziamenti contro le barriere architettoniche.

Da Il Messaggero del 16 marzo 2023

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