Barriere architettoniche al cinema: «È così difficile pensare a uno spazio accessibile ai disabili?»

Barriere architettoniche al cinema: «È così difficile pensare a uno spazio accessibile ai disabili?»

Un lettore ci ha raccontato un episodio a cui ha assistito in prima persona, ma sarebbe un problema comune in molte realtà cittadine

Pubblichiamo di seguito una lettera inviata alla nostra redazione riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche nei cinema di Bergamo. Nello specifico, l’autore racconta un episodio accadutogli domenica 19 novembre quando, entrando al Conca Verde con la moglie, ha incontrato una coppia di amici con la signora in carrozzina.

La lettera

«Penso che possa capitare a tutti di andare al cinema una domenica pomeriggio e incontrare dei carissimi amici, mentre stanno pagando anche loro il biglietto per vedere lo stesso film. È successo a noi lo scorso fine settimana, ma la differenza sostanziale è che, mentre io e mia moglie siamo entrati (come tutti) dall’unico ingresso noto, i nostri amici sono stati costretti ad uscire dal cinema, costeggiare l’edificio, attendere che l’addetto, che nel frattempo aveva lasciato il suo posto alla cassa, giungesse in sala 1 per aprire la porta e li facesse entrare. Personalmente, mi piace durante la visione avere vicino mia moglie per scambiare brevi pensieri sul film che stiamo vedendo: ecco, loro non lo possono fare, perché ci sono dei gradini che impediscono alla persona in sedia a rotelle e al suo accompagnatore di stare fisicamente l’uno accanto all’altro.

Nello stesso cinema, alcuni mesi prima, gli stessi amici dopo aver pagato i biglietti ed essere giunti fino al montascale per accedere alla sala 2, hanno atteso, prima uno e poi l’altro, i due addetti alla biglietteria, i quali dopo vari tentativi non sono stati in grado di far funzionare il montascale. Sono stati allora invitati ad uscire dal cinema per accedere dall’ingresso laterale alla sala 1, da dove avrebbero preso l’ascensore, arrivando finalmente alla sala 2. Piccolo dettaglio: nel frattempo era iniziato un temporale, che li ha convinti a rinunciare alla visione.

Ma è così difficile pensare ad uno spazio accessibile, per far godere appieno il film a chi è disabile? Perché limitarsi a mettere un montascale (sempre che vi sia poi qualcuno che lo sappia usare) e non avere l’attenzione di creare uno spazio preciso e confortevole, in cui chi è in sedia a rotelle e il suo accompagnatore possano vedere come tutti la pellicola?»

Partendo da quanto successo ai propri amici, il lettore poi apre anche un discorso più ampio sulla situazione di altri cinema della nostra città: in uno avrebbero installato il montascale senza preoccuparsi di togliere due sedili in modo da consentire alla persona in sedia a rotelle di vedere adeguatamente lo spettacolo, quando invece è di fatto nel corridoio di passaggio. In un altro, una delle tre sale sarebbe inaccessibile e, nelle altre due, la persona in sedia a rotelle sarebbe costretta a vedere il film praticamente da sotto lo schermo, nella fila dove nessun altro si sistemerebbe. Lo stesso problema, comunque, si presenterebbe anche in dei multisala.

«Nel 2024, spenti i riflettori su Bergamo Capitale della Cultura, non sarebbe bello che si accendessero le menti sull’urgenza di eliminare le numerose barriere architettoniche che ancora non permettono a tutti la piena fruizione di eventi culturali? Comitato provinciale per l’abolizione delle barriere architettoniche: se ci sei batti un colpo. Vorrei chiudere questa breve lettera con un monito lanciato dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno dell’inaugurazione del Festival della Cultura Paralimpica, da poco iniziato a Taranto: “Ogni barriera che si abbatte è un successo per tutta la società”. Bergamo città della cultura ne è convinta?»

La risposta del Conca Verde

Abbiamo quindi contattato il Servizio assistenza sale cinematografiche (Sas), che gestisce anche il Conca Verde, per una risposta sull’accaduto.

«Condividiamo la volontà di sensibilizzare e darsi da fare perché le barriere architettoniche siano sempre più abbattute, anche nei cinema. Cerchiamo e cercheremo ancora di più di fare dei passi avanti, per quanto possibile. Rispetto agli spazi che gestiamo attualmente a Bergamo (ci sono anche “Cinema del Borgo” e “Arena Santa Lucia”), si cerca sempre di avere la massima attenzione per coloro che accedono in carrozzella, compatibilmente con le strutture presenti. Gli spazi sono a norma e accessibili. È anche vero che si tratta di strutture architettoniche che, seppur migliorate negli anni, in alcune situazioni non hanno caratteristiche perfette per l’accessibilità. Si cerca di studiare soluzioni che nel futuro possano migliorarla e, nell’immediato, di farla funzionare al meglio».

La società ha voluto poi anche spiegare quanto avvenuto domenica 19 novembre:

«La coppia, all’ingresso, è stata accolta dagli operatori che hanno chiesto quale preferisse tra i due percorsi di accesso che la sala ha a disposizione: se quello con servoscala, che è interno all’atrio di ingresso, ma più lungo e meno comodo; oppure quello laterale, più veloce e che solitamente viene consigliato. Le persone, che sono clienti abituali e conoscono bene la struttura, sono entrate da questo secondo accesso».

Per quanto riguarda i posti in sala 1 per carrozzella, sono al centro e leggermente laterali

«A differenza di tante altre sale, sono stati felicemente progettati per essere situati tra i settori migliori per vedere un film. Di contro, hanno purtroppo un gradino che non li fa essere alla stessa altezza delle sedie accanto, ma al momento, purtroppo, modificare la pavimentazione non è possibile».

In sala 2, invece, i posti per carrozzelle sono in prima fila, dove comunque la visione sarebbe buona, e sono allo stesso livello delle altre poltrone. Per i cinema del Borgo e Arena Santa Lucia i posti per carrozzelle sono centrali e accanto ad altre sedie, senza dislivelli.

«Per quanto riguarda l’episodio del temporale di tempo fa – ha concluso Sas -, siamo molto spiacenti per il disguido e l’inconveniente del mancato funzionamento del servoscala, che ha allungato i tempi. Cercheremo di fare in modo che non accada altre volte. Ribadiamo la volontà di fare in modo che, in futuro, sia possibile migliorare il più possibile l’accessibilità agli spazi e cerchiamo, nel presente, di prestare la massima attenzione per far gustare il cinema a tutti nel miglior modo possibile».

Da Prima Bergamo del 21 novembre 2023

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