POMEZIA è di un passo più vicina ad avere il suo Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). L’11 novembre scorso il dirigente comunale del settore Trasporti, su impulso dell’amministrazione Zuccalà, ha affidato a uno studio di ingegneria di Pisa l’incarico di redigere il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e le linee guida per la predisposizione del Peba.
Non si tratta di una notizia qualsiasi. Un anno fa esatto l’associazione Luca Coscioni ha presentato in tribunale un ricorso contro il Comune di Pomezia, accusandolo di condotta discriminatoria e chiedendo ai giudici di costringere l’ente «ad adottare i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) entro termini congrui e ragionevoli», ha dichiarato l’avvocato della Coscioni in occasione della presentazione della cellula locale “Pomezia Senza Barriere”. L’impegno a dotare il Comune di Pomezia del Peba, peraltro, è stato firmato dall’attuale sindaco, Adriano Zuccalà, insieme agli altri candidati in corsa alle elezioni amministrative del 2018.
Ecco cosa prevedeva l’impegno sottoscritto dal sindaco: emanare entro il 31 luglio 2018 una delibera di giunta che conferisse a esperti l’incarico di pianificare il Peba per la città di Pomezia; completare entro il 31 dicembre 2018 la fase di censimento delle barriere architettoniche; avviare da gennaio 2019 le gare di appalto per abbattere le barriere; proseguire il piano dei lavori per tutta la durata della consiliatura e oltre, fino alla definitiva rimozione delle barriere; monitorare mensilmente l’avanzamento delle attività, rendendone conto sulla homepage del sito web del Comune.
Sono passati ormai quasi due anni dalle prime due scadenze, ma qualcosa in Comune ora pare essersi mosso. Nel frattempo, tuttavia, il ricorso della Coscioni resta in piedi: la prima udienza è stata solo rimandata causa Covid.
Da Il Caffè TV 21/11/2020
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