Autocertificazione: le risposte a tutti i dubbi

Autocertificazione: le risposte a tutti i dubbi

SI può andare dai genitori anziani non autosufficienti? O uscire per comprare ciò che non rientra tra gli alimentari? E soprattutto: ha valore l’autocertificazione caricata sullo smartphone? Le risposte ai dubbi

L’infezione da Covid-19 ha modificato radicalmente le nostre abitudini di vita e le relazioni sociali. Sono stati imposti dei divieti alla circolazione, se non per motivi essenziali individuati dal Governo e contenuti del DPCM. Per i trasgressori è prevista una multa da 206 euro, o una denuncia nel caso si configuri un reato più grave. Dunque cosa è consentito fare fino al prossimo 3 aprile?

Siamo autorizzati ad uscire di casa solo per recarci a lavoro, per ragioni di salute o per situazioni di necessità, come ad esempio la spesa e la farmacia, e sempre previa compilazione dell’autocertificazione. Portatela sempre con voi e, nel caso in cui non abbiate modo di stamparla, potrete comunque fare dichiarazioni volontarie grazie ai moduli in dotazione alle forze di Polizia incaricate di effettuare i controlli. E fate attenzione a quello che dichiarate perché la sua veridicità verrà verificata.

L’autocertificazione va sempre stampata o copiata su un foglio di carta. Va infatti consegnata alle forze dell’ordine, dunque non è possibile esibirla da smartphone.

L’opzione “rientro a domicilio” potrà essere utilizzata una sola volta, dichiarandolo che si fa rientro nell’abitazione in cui si ha domicilio o residenza: da questo momento in avanti ci si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Non è quindi consentito effettuare spostamenti per incontrare persone di altri nuclei familiari come parenti e amici. Si ha tale autorizzazione solo nel caso in cui si assiste un anziano non autosufficiente o un disabile.

Si può uscire per acquistare beni diversi dagli alimenti, purché siano strettamente necessari. Il ministero dell’Interno specifica che l’uscita è consentita “unicamente per l’acquisto di beni legati a esigenze primarie e non rimandabili”. 

Si è molto discusso in questi giorni anche delle uscite per portare fuori il cane o per fare sport all’aria aperta. Nel primo caso il nuovo Decreto del 22 marzo lo consente, ma solo a 200 metri dalla propria abitazione. Così come è concesso di portare i propri animali dal veterinario in caso di necessità. Attenzione a rispettare la distanza interpersonale di un metro e mezzo, anche quando si fa sport da soli, per evitare assembramenti.

Dunque: si può passeggiare, portare fuori il cane e fare attività motoria ma solo a 200/300 metri da casa. Sono vietati gli spostamenti che portano molto lontano dalla propria abitazione, salvo altre disposizioni decise dalle Regioni. Questo è il caso della Lombardia dove il governatore Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza per predisporre una stretta ancora maggiore rispetto al resto d’Italia. L’ordinanza è entrata in vigore ieri, domenica 22 Marzo, e rimane valida fino al 15 Aprile.

Nel caso di violazioni delle norme sugli spostamenti si rischia l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro, come disposto dall’articolo 650 del codice penale.

Da Radio Monte Carlo-12 ore fa

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