Al via la terza edizione di “Vorreiandarealmuseo”. Inclusività e socialità al Museo del Cassero

Al via la terza edizione di “Vorreiandarealmuseo”. Inclusività e socialità al Museo del Cassero

 ” Percorsi di accessibilità museale” giunge quest’anno alla sua terza edizione. Un progetto importante che vede coinvolti direttamente il Museo del Cassero di Montevarchi e le persone fragili o con disabilità cognitiva e sensoriale, tra questo autunno e la prossima primavera.

Questo importante progetto ha come obiettivo quello di abbattere le barriere sociali, economiche e culturali che, purtroppo, molto spesso vengono erette nei confronti delle categorie più fragili.

Reso possibile da un’erogazione liberale della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e cofinanziato dalla Fondazione nell’ambito del bando “Arte Valorizzazione Musei, Biblioteche e Archivi 2023” e anche da una fitta rete di partner, fra i quali: il Sistema Museale Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA), il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, UFSMIA – Asl Toscana sud est, ISIS Valdarno, ASP-Montevarchi, l’associazione Autismo Arezzo, l’associazione Abbracciamo Il Valdarno e l’associazione Fotoamatori Francesco Mochi, mentre l’associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus – Airalzh ha concesso il patrocinio.

La terza edizione di “Vorreiandarealmuseo” è, quindi, iniziata nuovamente la scorsa settimana e proseguirà fino alla primavera prossima. Il progetto, coordinato da Federica Tiripelli direttrice del Museo, ha l’obiettivo di dare continuità e potenziare i programmi dedicati all’accessibilità dei pubblici con esigenze specifiche e disabilità. Il Cassero, in linea con quanto evidenzia la Convenzione di Faro del 2005, intende continuare ad assumere un ruolo sociale e di inclusione contribuendo alla salute e al benessere della comunità.

I nuovi programmi pensati per il biennio 2023/24 prevedono: attività per persone con Alzheimer e i loro caregiver (in ogni appuntamento viene proposta l’osservazione di una scultura, a cui seguono la condivisione di impressioni ed emozioni e in alcuni casi momenti dedicati all’attività pratica, grazie a kit appositamente predisposti), in questa occasione, alcuni soci dell’Associazione Fotoamatori documenteranno gli incontri con fotografie che, insieme a poesie e racconti creati dai partecipanti, saranno raccolti in un piccolo quaderno, testimonianza tangibile delle attività realizzate; attività per gli anziani ospiti della Casa di Riposo “ASP Montevarchi” (alle persone anziane ospiti della Struttura, è stato organizzato un percorso articolato in incontri al Museo e all’RSA in cui saranno proposte attività di stimolazione cognitiva in grado di aiutare l’anziano a mantenere, sollecitare, a volte anche migliorare, le sue capacità residue. Sono stati organizzati incontri rivolti a piccoli gruppi di anziani e bambini); attività per bambini e adolescenti con autismo (Le attività fanno parte del progetto pilota di rete “MIRA. – Musei in rete per l’Autismo” e prevedranno attività laboratoriali incentrate sulla sensorialità e la cooperazione). Per quest’ultimo, fondante la collaborazione dell’ISIS Valdarno, capofila per le Scuole della ASL Toscana sud est del progetto di inclusione e apprendimento “Margherita” è stato organizzato un percorso per una classe dell’Istituto tra i cui studenti è presente anche un adolescente autistico. Altri programmi saranno: attività per donne straniere iscritte al corso di italiano organizzato dall’associazione Caritas Solidarietà e Accoglienza-Progetto Faisa; audiodescrizioni e performance per non vedenti, ipovedenti, normovedenti; video LIS per non udenti e, infine, una giornata di studi, nella quale Il Cassero sarà punto di riferimento per i programmi rivolti alle persone con disabilità ed esigenze specifiche. A livello regionale e nazionale il lavoro del Museo è stato apprezzato e valorizzato anche grazie inviti a condividere la propria “virtuosa” esperienza in vari convegni.

Molte delle attività saranno accompagnate dall’Associazione Fotoamatori “Francesco Mochi”, che produrrà alla fine di qualche percorso foto e video dei momenti che hanno accompagnato queste persone fragili e, per il caso della Casa di Riposo ASP, terrà anche una mostra finale a conclusione del progetto. Inoltre, novità di quest’anno: nel mese di aprile 2024, sarà organizzata una giornata di studi sul tema dell’accessibilità. L’iniziativa darà l’opportunità di compiere una riflessione sullo scenario delle Istituzioni museali italiane intese come fattore di aggregazione, di dialogo, di benessere sociale e sulle strategie di eccellenza messe in atto per rendere il museo inclusivo.

Per quanto concerne le attività della Casa di Riposo ASP, Laura Petroli Coordinatrice dei servizi socio-sanitari ASP Montevarchi: “Il progetto è iniziato settimana scorsa con il primo gruppo dei nostri ospiti che è venuto qui al Cassero per fare varie attività di socializzazione e di inclusione sul territorio. Gli ospiti sono stati divisi in tre gruppi: per il primo gruppo saranno previsti otto incontri che in parte si svolgeranno qui al Museo e in parte in struttura. Poi ci sarà un altro gruppo più piccolo dove i nostri anziani si troveranno ad interagire con i bambini, questo farà si che per gli anziani sia un momento di allegria e responsabilità; mentre i bambini si troveranno a relazionarsi con persone anziane al di fuori dal nucleo della famiglia. Questo progetto prevede che sia documentato durante tutto il percorso dall’Associazione Fotamatori Francesco Mochi che fotograferà i momenti del progetto e poi raccoglierà in un opuscolo le varie poesie, racconti, foto e si concluderà tutto a giugno, in questa occasione questo libretto verrà restituito, un pò come racconto di questo progetto”.

Federica Tiripelli Direttrice Museo del Cassero: “Siamo giunti alla terza edizione di questo progetto, realizzato con il cofinanziamento della Cassa di risparmio di Firenze. Nel tempo il progetto ha ampliato la rete di partner, fra questi figurano il sistema museale “Musei Toscani per l’Alzheimer”, il Museo di Ancona, l’ASL Toscana Sud-est, l’Isis Valdarno, le associazioni dei genitori con figli con autismo, Faisa. Questo progetto ha l’obiettivo di abbattere le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche quelle sociali, cognitive, culturali ed economiche. I nostri progetti sono rivolti a persone con disabilità cognitiva e sensitiva, ma anche a quelle con bisogni speciali. Il progetto ha preso avvio nel mese di settembre e si concluderà nella primavera, prevedendo quest’anno, dopo tre anni di attività, anche un convegno che ha l’obiettivo di fare anche un po’ il punto della situazione sul lavoro che i Musei stanno facendo per l’inclusione”.

Lorenzo Allegrucci Assessore alle Politiche sociali e alle Politiche per la gioventù: “Siamo giunti alla terza edizione del progetto “VorreiandarealMuseo. Percorso di accessibilità museale 2023/24″, sicuramente è un qualcosa di molto importante all’interno di un luogo come il Museo del Cassero, luogo di cultura per la città di Montevarchi, si faccia anche un lavoro di vicinanza per le persone più fragili, un lavoro di vicinanza e solidarietà. Ci sono appunto diversi progetti all’interno di questo macro progetto, che hanno a che fare con le persone con Alzheimer, abbiamo come novità anche la presenza di un nuovo progetto per l’ASP di Montevarchi e poi anche uno per i non udenti e i non vedenti. Sempre importante coinvolgere e rendere il più inclusivo possibile un percorso all’interno di questo luogo di cultura. Oltre a questo abbiamo anche un progetto legato alle donne, col progetto FAISA, sempre qui al Museo e quindi- ecco – mettere insieme tutti questi percorsi di inclusività permette sicuramente di creare un altro luogo rispetto a dove si crea solitamente socialità”.

 Da Valdarno Post del 25 novembre 2023 di Alessia Baccani

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