A Torino nascono i parcheggi “intelligenti” per le persone con disabilità

A Torino nascono i parcheggi “intelligenti” per le persone con disabilità

È Torino la prima città italiana a sperimentare gli stalli “Disabled Easy Parking System”, una tecnologia innovativa che intende semplificare le esigenze di spostamento delle persone con disabilità affinché la città diventi sempre più a misura di tutti e tutte.

«Più volte vi abbiamo raccontato che crediamo che la tecnologia non debba essere fine a se stessa ma vada invece messa al servizio della qualità della vita dei nostri cittadini per aiutarli a risolvere i problemi che li affliggono quotidianamente, tra cui le barriere architettoniche». Così lo scorso 18 febbraio è stato presentato dalla Giunta Comunale di Torino il nuovo progetto innovativo che vuole facilitare la mobilità delle persone con disabilità all’interno della città.

Stanno infatti nascendo dei veri e propri “parcheggi intelligenti” che permetteranno di conoscere in tempo reale dove sono situati i posti liberi e inoltre consentiranno di segnalare un loro utilizzo improprio. DEPS, acronimo di “Disabled Easy Parking System”, è una tecnologia che tramite dei sensori posizionati nei famosi parcheggi gialli consente di capire in tempo reale, oltre la posizione del parcheggio, il suo stato di occupazione.

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Il progetto nasce partendo da una problematica comune: la mobilità di una persona con disabilità viene spesso limitata dalla difficoltà di comprendere se in un determinato tragitto siano presenti stalli a lei riservati e se siano effettivamente disponibili. Così a febbraio è stata avviata la sperimentazione tramite una app che tiene conto delle esigenze di utilizzo delle persone non vedenti e che consente loro la massima indipendenza nella scelta del tragitto.

La sperimentazione è realizzata nell’ambito di Torino City Lab, il “laboratorio a cielo aperto” del Comune di Torino – Assessorato all’innovazione – che vuole supportare le imprese in attività di co-sviluppo e testing di soluzioni innovative di frontiera, in condizioni reali sul territorio cittadino.

I primi sensori sono stati posizionati in alcuni punti sensibili della città come nel caso dell’ospedale Cottolengo e di Largo Cibrario, ma saranno più di centotrenta quelli che verranno installati, indicati attraverso un apposito cartello che ne segnalerà la presenza fisica sul territorio cittadino.

La sperimentazione prevede il monitoraggio non solo di parcheggi utilizzabili da chi possiede l’apposito talloncino europeo ma anche dei posti auto “ad personam”, ovvero quei posti dedicati alle persone con disabilità che hanno l’autorizzazione a utilizzare un parcheggio adiacente a casa. L’obiettivo è quello di condurre delle interviste su un campione di utenti per valutare quanto sia ritenuto utile e migliorabile il sistema e quanto esso contribuisca a facilitare e rendere fruibile la mobilità quotidiana. Il progetto è pensato anche per comprendere quanto siano utilizzati i parcheggi in città e se il numero degli stalli riservati è sufficiente a coprire le reali esigenze.

Al progetto hanno collaborato diverse realtà: società municipalizzata 5T, l’Unione Italiana Cechi ed Ipovedenti, la Cpd (Consulta persone in difficoltà), i Lions Distretto Ia1 – L.C. Stupinigi 2001 e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA). Una collaborazione che vuole contribuire alla promozione di una mobilità diversa e più attenta alle esigenze di tutti e tutte, dimostrando che le nuove tecnologie, se utilizzate in modo consapevole, possono migliorare la vita delle persone riducendo le differenze.

Da Italia che cambia 25/3/2021 di Riccardo Savino

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