Bologna, i 15 nuovi autobus sono già vecchi: i disabili non possono accedere. Che brutta figura

Bologna, i 15 nuovi autobus sono già vecchi: i disabili non possono accedere. Che brutta figura

BOLOGNA. 72, 48, 24. No, non sto dando i numeri per giocare al lotto. Sono le ore di preavviso per una persona con disabilità motoria se vuole la certezza di poter prendere un mezzo di trasporto.

Questo vale se si vuol volare in aereo, o prendere un treno e devi prenotare l’assistenza tramite SalaBlu, oppure per un autobus, soprattutto quelli extraurbani. Per le persone con disabilità in carrozzina non esiste il last minute.

La situazione rispetto al passato è certamente migliorata ma c’è ancora tanto lavoro da fare.

Il 6 dicembre scorso, Raffaele Donini, vicepresidente e assessore ai trasporti dell’Emilia-Romagna, ha presentato in piazza Maggiore a Bologna, 15 nuovi autobus extraurbani.
Scrive sulla sua bacheca di Facebook:
“15 NUOVI AUTOBUS EXTRAURBANI ECOLOGICI PER BOLOGNA!!

Entrano in servizio da oggi 15 nuovi autobus con l’innovativa alimentazione a metano liquido che, grazie ad un’autonomia di oltre 1.000 chilometri, potranno finalmente servire anche le aree extraurbane di Bologna. Un investimento di quasi 4 milioni da parte di Tper Spa e Regione Emilia-Romagna per sostituire mezzi inquinanti con nuovi autobus ecologici, confortevoli e affidabili. Entro il prossimo anno arriveremo a 800 autobus nuovi in Emilia-Romagna grazie all’impegno di Regione e delle aziende di trasporto!!”.

Letto questo annuncio la prima domanda che mi viene in mente è se gli autobus sono accessibili anche a persone con disabilità che si muovono in carrozzina. In realtà lo davo quasi per scontato, anche perché Bologna è certamente la città con maggior numero di autobus accessibili d’Italia. Lo dico empiricamente parlando, considerato viaggio molto nelle altre città. Premetto anche che con Raffaele ho un buon rapporto e mi ha sempre risposto a domande o sollecitazioni sul tema trasporti accessibili. Inizialmente anche lui è rimasto perplesso, sicuro i mezzi fossero accessibili, ma dopo verifica l’amaro responso: nessuno dei 15 autobus è accessibile ai disabili in carrozzina!

Rimango basito. Posso sopportare e comprendere che il processo di aggiornamento degli autobus che sostituisca tutti quelli vecchi inaccessibili abbia bisogno di tempo e so che la regione Emilia-Romagna è molto attiva nel velocizzare questo adeguamento ma non riesco e non voglio accettare che dei mezzi nuovi nascono già vecchi. Ho capito e non discuto la sincerità del dispiacere riportato da Donini. Tutti possono sbagliare e credo nella buona fede. Anche per questo ho accettato un suo commento che riporto qui:
«Voglio comunicarti che è in corso uno studio da parte dell’impresa Scania, per adeguarli al trasporto di persone con disabilità anche quei 15 autobus. Il giorno dopo la presentazione ho chiesto di andare a visionare di persona i prossimi 31 che arriveranno entro giugno. Ho visto con i miei occhi che saranno così.
Abbiamo adeguato tutti i treni nuovi al trasporto delle persone con disabilità e lo stesso faremo con gli autobus urbani es extraurbani.
Sono cresciuto da ragazzo facendo volontariato nelle strutture residenziali accanto a persone con disabilità gravi. Ho scelto di non fare il servizio militare per continuare questo impegno civile. Da amministratore sono sempre stato attento a questi temi di civiltà. All’affermazione dei diritti delle persone con disabilità. Come giunta regionale stanziamo un terzo delle risorse (460 milioni di euro) per la non autosufficienza a favore delle persone disabili. Abbiamo garantito l’accesso al lavoro di 30.000 persone con disabilità in questi cinque anni impiegando 76 milioni di euro. E 23 milioni di euro li abbiamo stanziati per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati (es: ascensori) ed ogni progetto di rigenerazione urbana finanziato contiene il requisito di eliminazione delle barriere architettoniche come valore aggiunto per la graduatoria».

Mi sono chiesto: possibile che nel fare il bando di acquisto non vi sia scritto chiaramente che i mezzi devono essere anche accessibili a tutti? È possibile che nessuno poi verifichi che lo siano veramente? E TPER?

Marco Lombardo, assessore del comune di Bologna, domenica 15 dicembre ha presentato pubblicamente la candidatura di Bologna come città più accessibile. Premio europeo. Sono stato invitato al teatro Arena del Sole per l’evento ma ho preferito concentrarmi più sul gruppo di lavoro che s’impegnerà nel 2020 per raggiungere questo obiettivo. Ho partecipato alla riunione tenuta dalla Fondazione Innovazione Urbana con cui realizzeremo una serie di tavoli di discussione dove portare progetti per migliorare l’accessibilità di Bologna e meritarsi il premio.

A Marco, con cui ho collaborato spesso e apprezzo il suo impegno verso la disabilità, ho chiesto un commento sulla vicenda:
«I 15 autobus senza pedane accessibili avranno una pedana accessibile aggiunta nel retrofit; andranno solo nella parte del servizio extraurbano ed abbiamo chiesto a Tper la garanzia del servizio accessibile (il dato è 2,6 di mediana di utilizzo al giorno). Sono andato insieme a Raffaele Donini alla Breda-Menarini Bus per verificare che i nuovi 31 siano accessibili perché non si può parlare di sostenibilità ambientale senza la sostenibilità sociale! Nel nuovo protocollo appalti del comune di Bologna firmato nel novembre 2019 c’è la prima volta un punto esplicitato su accessibilità: significa che il comune in qualità di stazione appaltante non può pagare lavori che non siano conformi ai principi di progettazione universale. Vero che l’appalto di quegli autobus risaliva al 2016 e vedeva come committente la Regione, ma è giusto informare che una situazione del genere a Bologna non può più succedere».

Amo Bologna, l’ho scelta come casa per me, mia moglie e l’erede che nascerà ad aprile. Ho fatto questa scelta sia per l’accessibilità sia per la sua storia di città coraggiosa e operosa verso i temi a riguardo delle persone spesso discriminate. Amo Bologna ma come in ogni storia d’amore che funziona bene, se ne fanno lodi ma se accade qualcosa che non ci piace la si rimprovera, sempre con il dovuto rispetto e amore.

Questa storia dei 15 autobus nuovi non accessibili è una brutta figura ma spero serva veramente a evitare accada di nuovo.

Non voglio prenotare un autobus, non voglio neanche sperare sia accessibile, voglio alzarmi al mattino, andare ad una fermata, a tutte le fermate e prendere il bus.
Buon Natale e speriamo che almeno la slitta di Babbo Natale sia accessibile a tutti.

Max Ulivieri,
Web designer e social media manager.

Da Il Fatto Quotidiano del 22.12.2019

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1 commento finora

admin Scritto il14:01 - 24 Dicembre 2019

Per una città che si accinge ad essere premiata per l’accessibilità non è una buona notizia; tuttava il titolo dell’articolo pubblicato da “Il fatto quotidiano” non è in linea con lo spirito di questo Blog che intende solo INFORMARE senza polemica alcuna.
Il “Che brutta figura” non ci piace.

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