La stampa foggiana si chiede come sia possibile che a Foggia più della metà dei negozi, dei ristoranti, degli alberghi, delle chiese, delle mostre, delle spiagge continuino ad essere inaccessibili a chi è in carrozzina. Se lo chiede anche Pina, una mamma che ogni giorno deve fare i conti con una città che non è a misura di tutti. L’ultimo “incontro” con barriere architettoniche e indifferenza è stato durante un sabato qualunque, di quelli che purtroppo sembrano ormai essere diventati la normalità. Lo ha raccontato sui social.
